A Roma si ricompongono i pezzi di una manifestazione civile e attesa per la sua capacità di riunire centinaia di migliaia di persone “indignate” per un sistema finanziario internazionale che farà pagare ai giovani il debito pubblico. Come in tutte le feste c’è qualcuno o qualcosa che la guasta per mettersi in evidenza o per evitare, come probabilmente in questo caso, che le ragioni di molti cittadini che agiscono in modo civile, vengano offuscate da pochi incivili.
Di certo è stata sconfitta la politica, tutta. E, siamo certi, che anche Poliziotti, Carabinieri e Guardie di Finanza che hanno fronteggiato eroicamente gente decisa ad uccidere, sono anch’essi preoccupati per la sorte dei loro figli perché anch’essi sono padri e madri di figli.
Chi ha vinto, dunque? hanno vinto le ragioni degli “Indignati” che sussistono ancor di più e crescono numericamente. Perdenti nella rissa sono stati i Black Block o chi, di nero vestito, ha utilizzato tecniche avanzate di guerriglia urbana per destabilizzare un grande evento di Pace e Giustizia sociale indispensabile, dunque solo rimandata.
La pessima scena della violazione alla statua della Madonnina è il simbolo di una violenza senza limiti, senza confini, ad ogni costo e nonostante tutto. Una violenza pura che cerca sangue e basta. Ecco, questo è il rischio vero. Questa è gente che è motivata dalla peggiore ignoranza e se animata dalla politica, entrambi, vanno assicurati alle patrie galere.
Il Parlamentare.IT non intende riproporre video e immagini viste e riviste ma una semplice riflessione: perchè non sono stati catturati i Black Block? Tutto qui. La Polizia sa bene chi sono.
Il problema è che se non verranno fermati qualcuno, spinto con le spalle al muro, potrebbe decidere di affrontarli a tutela del proprio diritto a manifestare e allora si che sarebbe guerra civile.
“I giovani hanno ragione a essere indignati” – ha detto qualche minuto prima dell’inizio delle manifestazioni Mario Draghi – ma “a patto che non degeneri la protesta”. Invece è degenerato proprio perché alcuni soggetti politici ben identificabili, sanno bene che la popolazione, il 99% della società civile, ha ragione. E Mario Draghi è stato per davvero “Indignato” quando ha continuato nella sua dichiarazione: “Se la prendono con la finanza come capro espiatorio, li capisco, hanno aspettato tanto: noi all’età loro non l’abbiamo fatto“.
CHI ERANO FINO A IERI GLI INDIGNATI: IL MANIFESTO
“Noi siamo gli indignati, gli anonimi, i senza voce. Eravamo in silenzio, in ascolto. Osservavamo. Ma non quelli che erano in alto, coloro che reggono le redini, ma un po’ ovunque, là dove siamo tutti e tutte in attesa del momento per unirci. I partiti, associazioni e sindacati non ci rappresentano. Non è tuttavia quel che ci auguriamo, perché ognuno rappresenta se stesso. Vogliamo concepire e costruire il migliore dei mondi possibili. insieme lo potremo e lo faremo. Senza paura. Le prime scintille sono scoccate nei paesi arabi, dove centinaia di migliaia di persone hanno occupato le piazze e le strade allo scopo di ricordare ai loro governi che il popolo detiene il vero potere. Poco dopo gli islandesi si sono impadroniti delle strade per esprimersi e decidere del loro avvenire; il popolo spagnolo non ha tardato a riempire piazze dei quartieri, dei villaggi e di altre città. Attualmente, la fiamma della contestazione si è propagata rapidamente ad altri paesi come la Francia, la Grecia, il Portogallo, l’Italia e la Turchia. Nel frattempo degli echi sorgono in America, in Asia e numerosi focolai di contestazione appaiono un po’ ovunque. I problemi sono globali e la rivoluzione sarà globale anch’essa, senza questo il nostro appello non potrebbe sussistere. Il momento è giunto di recuperare i nostri spazi pubblici per discutere e costruire tutti insieme l’avvenire. Popolo del mondo, alzati!!!”