«Quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare alle sembianze di un orango». È il pesante insulto lanciato dal vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, nei confronti del ministro dell’integrazione Cecile Kyenge. Parole che hanno suscitato reazioni indignate e richieste di dimissioni da parte di alcuni big del Partito democratico e di Nichi Vendola (Sel). Impressionato, in negativo, anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che fonti del Quirinale descrivono oggi «colpito e indignato» per l’episodio, che si aggiunge alle minacce via web a Mara Carfagna e all’incendio del liceo Socrate di Roma. Tre casi «che dimostrano tendenza all’imbarbarimento della vita civile», e che il presidente intende affrontare nel suo tradizionale incontro con la stampa del prossimo 18 luglio.
L’attacco
Calderoli, dal palco della festa del Carroccio a Treviglio, nel bergamasco, è tornato ad attaccare l’esponente del governo già fatta oggetto di attacchi da parte di esponenti leghisti in occasione della sua visita a Bergamo pochi giorni fa. «Fa bene a fare il ministro – ha dichiarato Calderoli dal palco – ma forse lo dovrebbe fare nel suo Paese. È anche lei a far sognare l’America a tanti clandestini che arrivano qui». Poi gli insulti: «Io mi consolo quando navigo in Internet e vedo le fotografie del governo. Amo gli animali, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango».
Letta: parole inaccettabili
“Le parole riportate oggi da organi di stampa e attribuite al senatore Calderoli nei confronti di Cecile Kyenge sono inaccettabili. Oltre ogni limite. Piena solidarietà e sostegno a Cecile. Avanti col tuo e col nostro lavoro”. Lo dichiara il presidente del Consiglio Enrico Letta in una nota.
Boldrini: parole indegne per le istituzioni
“Solidarietà alla ministra Kyenge. Dal vicepresidente del Senato Calderoli parole volgari e incivili, indegne per le Istituzioni”. Lo scrive su twitter il presidente della Camera Laura Boldrini in merito alle offese del senatore leghista al ministro per l’Integrazione.
Grasso: si scusi
«Non ci sono giustificazioni possibili alle offese che il vicepresidente del Senato Calderoli ha rivolto al ministro Cecile Kyenge». Così il presidente del Senato,
in merito alle dichiarazioni del vicepresidente di Palazzo Madama Roberto Calderoli. «Come presidente del Senato mi auguro che il vicepresidente Calderoli si scusi ufficialmente e pubblicamente con il ministro Kyenge al più presto. A lei – aggiunge Grasso – va tutta la mia solidarietà e l’invito a proseguire nel suo eccellente lavoro con rinnovato entusiasmo».