Finalmente se accorge il Governo e lo fa con Paolo Peluffo: “Se il nostro paese adottasse come obiettivo quello di sfruttare gli elementi della rivoluzione digitale – ha dichiarato il Sottosegretario all’Editoria Peluffo – si delineerebbe un percorso per uscire dalla crisi”. Da almeno tre anni, invece, ne parla l’esperto di Intelligenza Connettiva e Gestione della Conoscenza Fabio Gallo che ha dichiarato dalla sua Città natale Cosenza, ove si trova per una breve visita ai suoi familiari: “sono tre anni che senza risparmiare fiato sto dicendo chiaro che non vi sono nuove economie se non nel mondo della connettività e della Rete che rappresentano, oggi, il cuore di ogni forma di business moderno: dal Turismo, all’Agroalimentare, al Tessile, alla Medicina. Ma temo che sia troppo tardi perchè ascoltare Paolo Peluffo che auspica possa essere così, significa che la politica italiana è nel pallone più totale perché testimonia che la realtà dell’Italia è l’epoca mesozoica della Rete, almeno per il suo utilizzo al fine dello sviluppo di economia“.
Le dichiarazioni di Paolo Peluffo sono state rilasciate all’iniziativa ‘McLuhan:100 anni dopo. Influenze trasversali sulla persona digitale’. Organizzata da Media Duemila e dall’Osservatorio TuttiMedia e’ stata l’occasione per riflettere sullo scenario digitale nel centenario della nascita del sociologo del ‘villaggio globale’.