ROMA – “Bisogna spalmare le tutele su tutti, non promettere il posto fisso che non si può dare. Questo vuol dire fare promesse facili, dare illusioni”. Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Elsa Forneno, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Torino.
“Non vogliamo che non esista la possibilità di licenziare, ma che chi è stato licenziato sia aiutato dalle istituzioni e dall’azienda di trovare in tempi ragionevoli una nuova occupazione” ha continuato il ministro del Lavoro. “Stiamo lavorando – ha spiegato Fornero – per eliminare le flessibilità cattive e limitare quelle forme di abuso che ci sono state. Ma c’è un’altra parte di flessibilità, quella buona, che implica che un’azienda possa avere bisogno di un alleggerimento del personale per motivi di riorganizzazione”.
Sulla questione del posto fisso e’ intervenuta anche la Cancellieri. ”Gli italiani sono fermi, come struttura mentale, al posto fisso, nella stessa citta’ e magari accanto a mamma e papa’, ma occorre fare un salto culturale”. Cosi’ il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, intervistata da Tgcom 24, interviene sulla polemica scatenata dalle affermazioni del premier Mario Monti sulla monotonia del posto fisso. ”Il mondo moderno – ha spiegato Cancellieri – tende sempre piu’ alla flessibilita’, bisogna confrontarsi con il mondo che e’ cambiato e Monti non voleva mancare di rispetto a chi non ha lavoro, e’ stata una battuta male interpretata ed enfatizzata”.
”Siamo sconcertati dalla presunta sobrietà di questo governo, che ormai ogni giorno insulta e si fa beffe di milioni di italiani, insultandoli con presunzione, dimostrando di non conoscere affatto la realtà del Paese”. A sostenerlo e’ la Rete della Conoscenza, il network promosso da Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario. Per il ministro Cancellieri, infatti, dicono questi studenti, “gli italiani sono fermi, come struttura mentale, al posto fisso, nella stessa città e magari accanto a mamma e papà, ma occorre fare un salto culturale. Il mondo moderno tende sempre più alla flessibilità, bisogna confrontarsi con il mondo che è cambiato”. ”Il ministro dell’Interno – spiega la Rete della Conoscenza – evidentemente non conosce i dati sull’emigrazione degli italiani. Nell’Unione Europea l’Italia è ormai il secondo Paese – dopo la Romania – per cittadini emigranti. Sono tantissimi i giovani coinvolti dal fenomeno migratorio, sia interno che estero. Ministro Cancellieri, altro che posto fisso a casa con mamma e papà. I giovani italiani emigrano anche troppo!”.