Corrado Passera è stato nominato Ministro allo Sviluppo Economico.
” Possiamo solo sperare – dicono senza mezzi termini un gruppo di giovani imprenditori del Sud – che questa nomina a Ministro sia stata voluta da Mario Monti come una risposta tecnica a coloro i quali, con tecnicismo, stanno facendo fuori l’Italia in ambiente di alta finanza internazionale. Se così non fosse, sarebbe come nominare Ministro della Giustizia l’esecutore delle pene di morte”.
LA REALTA’ : POLITICA FUORI BANCHE DENTRO
Premettiamo che sarebbe come nascondere un elefante dietro una farfalla continuare a dire che la Politica e i Partiti sono stati indispensabili in questo momento poiché i segni sono chiari e indicano che Mario Monti ha dovuto fare completamente piazza pulita di rappresentanti della stessa classe politice ittaliana che, evidentemente, non avrebbe prodotto il benchè minimo surplus di valore. Testimonianza palese è la posizione di Gianni Letta e Giuliano Amato che non compaiono, al momento, nella lista dei nuovi ministri.
IL CONTROSENSO: LE BANCHE ALLA GUIDA DELLO SVILUPPO ECONOMICO DELL’ITALIA
Cosa significa in linguaggio non politichese tutto questo? Evidentemente Monti sta cercando di mettere insieme un sistema che dia l’impressione di essere fortemente competente e credibile nella materia finanziaria ed economica allo scopo di dare all’esterno una immagine prestigiosa e di livello capace di riscattare le sorti economiche dell’Italia. Ma basterà? “Assolutamente no” – dicono i giovani imprenditori che negli ultimi anni hanno subito la stretta creditizia attuata dalle banche. “Per stretta creditizia intendiamo – chiariscono le giovani imprese italiane – l’aumento ingiustificato dei tassi d’interesse passivi, di spese per operazioni bancarie che si rendono sempre più frequenti proprio per l’evoluzione del sistema finanziario e per la gestione della tesoreria aziendale, di riduzioni di affidamenti in nome di “Basilea 2” – oggi – “Basilea 3”. Ma la vera realtà – continuano i giovani imprenditori – è che le Aziende stanno subendo la mancata patrimonializzazione delle Banche che non hanno il danaro necessario da accantonare per affidare le stesse Aziende”.
Ma parliamo più specificatamente nel dettaglio della competenza mostrata dal Gruppo Intesa San Paolo al quale appartiene Corrado Passera. E’ proprio di queste ore l’articolo del Corriere della Sera a cura di Massimo Sideri grazie al quale il lamento delle Aziende del Sud stanno ricevendo un trattamento che non si potrà certo imputare alla peggiore politica italiana ma solo ed esclusivamente alle Società SGR tra cui quella del Gruppo Intesa San Paolo.
“E’ lecito chiedere al Presidente della Repubblica Italiana e a Mario Monti – affermano le giovani imprese – come sia possibile affidare lo Sviluppo Economico del nostro Paese e in particolare modo del Mezzogiorno a Corrado Passera che guida un gruppo che non è stato capace di spendere i fondi SGR che con il loro 50% fondo perduto sono, tra l’altro, per metà dei contribuenti (tramite Presidenza del Consiglio dei Ministri ndr). Proprio i Fondi SGR che servono per finanziare progetti innovativi capaci di sviluppare nuove economie nel Mezzogiorno d’Italia creando nuovi posti di lavoro”. Approfondisci su http://www.ilparlamentare.it/2011/11/renato-brunetta-e-le-societa-sgr-ecco-i-fondi-non-spesi-nel-sud-2-0/
Effettivamente sorge spontaneo chiedersi come sia possibile affidare proprio lo Sviluppo Economico all’Amministratore delegato di un Gruppo bancario che, come tutto il sistema finanziario, in questo momento, sta speculando sull’acquisto dei nostri Titoli di Stato. Se da una parte vanno ringraziati tutti coloro i quali stanno acquistando il nostro debito pubblico, dall’altra – speriamo – che quanto ricavato dalle stesse banche da tassi di interessi così alti, venga investito a sostegno del mondo imprenditoriale che da lavoro.