Il presidente della Bce Mario Draghi dice che la ripresa economica dell’Eurozona progredisce moderatamente. Gli ultimi dati “hanno confermato che la ripresa economica nell’area euro sta progredendo moderatamente” ha affermato Draghi durante una audizione al Parlamento europeo. “Finora l’attività ha mostrato un qualche grado di resistenza a fronte delle influenze esterne che tendono ad indebolire la domanda. Mentre la domanda esterna ha frenato, le quote di esportazioni sono cresciute”. “I costi dell’energia più bassi e le nostre misure di politica monetaria stanno sostenendo i consumi – ha detto Draghi – e in maniera crescente la formazione di capitale”. Draghi ha ribadito anche che la Bce “riesaminerà” il livello dei suoi stimoli monetari all’economia a dicembre, pronta ad “avvalersi di tutti gli strumenti disponibili” nel caso giudicasse che i suoi obiettivi di ripristino dell’inflazione a livelli accettabili risultassero a rischio. Ipotesi in cui “non esiteremo ad agire”. Il presidente della Bce ha quindi fornito alcune novità su questo fronte, rispetto alla ridda di ipotesi che si erano succedute tra gli analisti quando, a fine estate, iniziò a preparare il terreno ad un potenziamento della manovra. Di fatto, ha lasciato capire che una delle prime leve di intervento potrebbe essere una proroga dell’attuale piano di acquisti di titoli, originariamente concepiti per durare fino al prossimo settembre. E poi ha parlato di non meglio precisati “altri strumenti”, con cui rafforzare “l’impatto” delle operazioni. Comunque, ha rivendicato che il piano “è uno strumento particolarmente flessibile e potente”.