(ASCA) – Roma, 3 ago – A due giorni dalla sentenza della Cassazione sul processo Mediaset si esaspera la polemica politica. Questa mattina a far salire la tensione ci ha pensato il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, che in una nota ha paventato il rischio di ”una forma di guerra civile” nel caso in cui la politica non fosse capace di trovare delle soluzioni in grado di ”rendere possibile l’agibilita’ politica del leader del maggior partito italiano”. A stretto giro replica il vice ministro dell’Economia Stefano Fassina (Pd), che giudica ”al limite dell’eversivo” le parole del senatore del Pdl. Ma la risposta piu’ incisiva arriva da fonti del Quirinale che interpellate fanno sapere come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia giudicato ”irresponsabili” le parole di Bondi. Neanche l’intervento indiretto del Quirinale e’ servito a sedare la polemica perche’ il coordinatore del Pdl ha replicato sottolineando che non si fara’ ”chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale” e che non accetta ”di essere indicato come un irresponsabile”. Ironico il commento di Bruno Tabacci, leader del Centro democratico, ”Qualcuno chiami un medico per Sandro Bondi che evoca la guerra civile: si tratta di un evidente caso di colpo di sole”. Sale l’attesa per l’incontro tra il Capo dello Stato e i capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani. Incontro non ancora fissato ma che potrebbe tenersi lunedi’. Una delle ipotesi che circola negli ambienti vicini al Pdl e’ che i due potrebbero chiedere al Presidente informazioni sulla possibilita’ della richiesta di grazia per Berlusconi. Intanto il Pdl lavora per preparare la manifestazione di domani, domenica 4 agosto, che si terra’ in via del Plebiscito alle 18. Incerta la presenza del leader che oggi ha lasciato Roma, insieme alla figlia Marina, ma che potrebbe tornare gia’ domani pomeriggio. ”Sara’ l’occasione – si legge in una nota del Pdl – per stringerci intorno al nostro leader, e per confermare insieme a lui la grande forza e la grande determinazione di un popolo che non sa odiare, e che crede davvero nella liberta’ e nella democrazia”. Maurizio Gasparri chiama a raccolta i ministri del Pdl: ”Insieme a tutti noi dovranno essere in prima fila quanti hanno ruoli di governo”.