Roma, 23 Ottobre 2012 – a cura di Giovanni Borrelli – L’attuale incresciosa decadenza morale della politica nel nostro paese impone, a quei cattolici che sono rimasti sempre ai margini delle vicende politiche, che facciano sentire vigorosamente il loro pensiero in tutti i partiti e ne richiedano una forte vera revisione etica, che consenta il recupero dei valori e ripristini fiducia nei cittadini.
E’ indispensabile, in questo decadente momento storico, che si pretenda l’onestà assoluta nella gestione della cosa pubblica da chi venga eletto e che si eserciti il potere esclusivamente nell’interesse del Paese, nel rispetto del giuramento alla Costituzione, disatteso in maniera sconcertante dagli attuali cosiddetti politici.
Dovere dei cattolici sarà, dunque, quello di controllare gli eletti perché svolgano le corrette funzioni loro demandate imponendo loro, nei partiti stessi, regole assolute di trasparenza, nel rispetto sempre dei cittadini elettori, evitando di essere coinvolti da maliziose tentazioni affaristiche che possano poi essere usate a loro danno.
Non sarà né semplice né facile, ma costituisce un impegno assolutamente doveroso, nel rispetto però assoluto, si badi bene, della laicità dello Stato, evitando forzature verso uno stato confessionale che non apporterebbe vantaggi ma sarebbe deleterio proprio per tutti i credenti, senza abiurare ai valori non negoziabili.
Se vogliamo ricordare la storia, rammentiamoci dell’insegnamento del grande statista Alcide De Gasperi che, pur cattolico, seppe sempre rispettare la laicità dello Stato e quindi anche la voce di tutti, purché onesti servitori dello Stato.