Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha firmato il decreto sulle liberalizzazioni. La ricognizione del Capo dello Stato era cominciata sul testo grezzo arrivato dopo il varo da parte del consiglio dei ministri. Ed è stata perfezionata ieri a seguito dell’invio del testo formalizzato dalla ragioneria generale dello Stato.
Scatta il decreto per le liberalizzazioni. Il testo firmato dal presidente della Repubblica arriva in Gazzetta ufficiale e contiene anche qualche novità. La buona notizia è per le imprese fornitrici della Pubblica amministrazione: il decreto stanzia infatti 5,7 miliardi per il pagamento di enti e ministeri. Le risorse vengono trovate in parte riallocando fondi, in parte consentendo l’emissione, fino a 2 miliardi, di titoli di Stato. E’ questa la principale novità nel testo finale del decreto per le liberalizzazioni, che contiene anche alcune nuove norme sulla filiera agroalimentare e (ma sono di dettaglio) sulle rendite finanziarie. L’iter del provvedimento partirà dal Senato e per questo il testo circola già per le vie brevi tra alcuni senatori. I 97 articoli confermano in gran parte le indiscrezioni circolate il giorno del varo da parte del Consiglio dei ministri, dalle norme sui taxi a quelle sulle farmacie (con mini ritocchi), da quelle sui notai alla possibilità di creare Srl da parte di giovani con un solo euro, dal gas alla Rc Auto.