“Adesso è anche scritto, nero su bianco, nel lavoro della Commissione Giovannini: i parlamentari italiani sono quelli con i privilegi più alti d’Europa. Cosa aspettiamo a tagliarli? Perché quando si tratta di far pagare i pensionati, i lavoratori e le classi più povere, il Parlamento trova subito l’accordo trasversale (come nell’ultima manovra), mentre quando si tratta di tagliare i propri privilegi, deve aspettare gli esiti di una ‘commissione’?”. Lo scrive sul suo blog il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Che senso ha stare in Europa se un parlamentare spagnolo guadagna 2200 euro al mese – spiega – e va in pensione come tutti gli altri cittadini, mentre quello italiano è una sorta di alieno rispetto ai suoi elettori? Bene, noi ci abbiamo provato e ci riproveremo ancora, in Parlamento, a presentare una proposta per tagliare i costi della Casta, e questa volta non riusciranno a farla franca. Il Parlamento non potrà trovare scuse per non votare i tagli ai suoi privilegi, come ha fatto quando l’Italia dei Valori ha proposto l’abolizione dei vitalizi dei deputati: 22 sì (tutti dell’IdV) e 498 no (tutti gli altri)”.