E’ sull’applicazione delle tariffe stabilite dagli accordi collettivi e dall’osservatorio del Ministero dei trasporti che in questo momento di crisi incombe sulla categoria degli autotrasportatori un rischio senza precedenti!
Un lamento che la redazione de IL PARLAMENTARE.IT intende porre nella massima evidenza poiché la questione degli Autotrasporti e del rincaro del carburante, in Calabria in modo speciale, significa colpire l’intera società civile con una seconda e ancor più subdola manovra. Questo danno non colpisce direttamente lo stipendio, le pensioni o la casa ma indirettamente tutte le famiglie del Sud, indistintamente. Bisogna infatti chiedersi quanto costerà in più ogni alimento che viene trasportato su gomma se lo Stato dovesse continuare nell’impennata dei prezzi del carburante. Ma a risentirne saranno anche i medicinali, la scuola, l’università, oltre che i trasporti di quella parte di società civile costretta a viaggiare quotidianamente per lavoro.
Il Sud per non si sa quale forma di assurda e dannosa politica ha sempre subito le tariffe più alte d’Italia sul carburante. Verrebbe da chiedersi perché alla ricerca di una risposta logica che possa magari giustificare questa forma di danneggiamento continuato. Il vero problema è che un perché non esiste. Non esiste una politica di mercato così come non esiste, e questo il vero dramma, un corpo politico capace di guardare alla tutela complessiva dei diritti del Mezzogiorno d’Italia.
Oggi gli Autotrasportatori sono costretti ad alzare il tono della loro voce per far notare “che il cospicuo gruppo di Autotrasportatori della Regione Calabria auspica un immediato e capillare coordinamento tra le Ditte di Autotrasporti regionali, con l’obiettivo primario di risolvere il gravissimo disagio che la manovra, definita “Salva Italia”, sta producendo nei conti economici delle stesse.
L’incontro, che ha visto le Imprese di Autotrasporti Calabresi riunite la prima volta il giorno 11 Dicembre c.a. a Lamezia Terme e il 13 Dicembre sempre a Lamezia, ha affrontato il devastante effetto dagli incontrollabili problemi economici e strutturali che incombono sull’intera categoria, inducendo ad una consultazione diretta tra i rappresentanti delle aziende di trasporto ed un confronto circa le modalità condivise da adottare, misure, che considerata l’urgenza, devono essere affrontate in maniera diretta ed all’unanimità senza posizioni estreme e con il buonsenso della consultazione condivisa!
Di fronte a una serie di difficoltà economiche gravi in cui versa l’intero ramo dei trasporti, le ditte si sono unite e sono pronte a condividere tutte le misure da adottare, non solo per difendere i posti di lavoro che tra tutti i presenti all’incontro ammonta a oltre 600 lavoratori, ma anche per continuare a conferire al Mercato dei Committenti ed al Governo, la volontà di erogare servizi di trasporto secondo i principi dettati dagli Accordi nazionali del settore e definiti presso l’osservatorio Nazionale del Ministero dei trasporti in base alle leggi vigenti.
Le imprese riunite
– ARGENTO GROUP TRASPORTI – Gizzeria – CATANZARO
– SPEZZANO TRASPORTI – Corigliano Calabro – COSENZA
– COTRAC TRASPORTI – Filogaso – VIBO VALENTIA
– MUSOLINO TRASPORTI – REGGIO CALABRIA
– RUFFOLO TRASPORTI – COSENZA
– SABATINO TRASPORTI – Stilo – REGGIO CALABRIA
– NOVA TRASPORTI – Altomonte – COSENZA
Oltre Sposato Autotrasporti, Zicaro Autotrasporti, Straface Trasporti, Ciglio Autotrasporti, Mangano Autotrasporti, e numerosi altri padroncini che Provengono da tutte le provincie della Regione Calabria e hanno congiuntamente confrontato i problemi e derivanti dagli stessi fattori:
– Costi di gestione elevati esponenzialmente, quali il gasolio, le autostrade, e il costo del lavoro, rispettivamente aumentati da Dicembre 2010 a Dicembre 2011 del 37% il gasolio, del 3,3 % le autostrade, e dell’1,9% il costo del lavoro e NESSUN AUMENTO ALLE TARIFFE!
– Normative e sanzioni rigidissime per il mancato rispetto delle ore di guida e altre norme sul rispetto del codice della strada: quali sono i DIRITTI garantiti per i DOVERI richiesti ai trasportatori? Il pagamento dei verbali è certo pena il sequestro del mezzo in caso di ore di inosservanza al codice della strada , ma non è altrettanto certo che i noli vengano pagati nella stessa modalità e misura in cui vengono pagati i colleghi del Nord Italia e dei Colleghi Europei !
– La concorrenza sleale da parte di soggetti abusivi e irregolari, provenienti da fuori!
– I ritardi con i quali avvengono i pagamenti delle fatture da parte dalla committenza rispetto invece agli obblighi che gli autotrasportatori hanno di pagare le case petrolifere per forniture di gasolio sul quale di recente vengono richieste causa aumenti da delirio maggiori fideiussioni !
– Tutto ciò continua a provocare differenze tra categorie economiche diverse un disastro finanziario, l’ulteriore innalzamento delle accise introdotta dal Governo Monti rischia di avere effetti incombenti sulla categoria.
Questi ed altri ancora sono elementi chiave che fanno riflettere su quanto sia necessario un intervento che in maniera efficace e immediato possa risolvere la situazione di forte crisi in cui versa il settore dell’autotrasporto in Calabria, che NON VUOLE SUBIRE differenze tariffarie rispetto al resto del territorio Nazionale dove l’apposito organo di categoria ha stilato adeguati accordi Nazionali di settore presso l’osservatorio del Ministero dei trasporti per l’adozione delle tariffe previste sui costi minimi.
A tal punto, muoversi nella giusta direzione per risollevare l’economia del settore deve essere obiettivo di primaria importanza, raggiungibile utilizzando quegli stessi strumenti già adottati dai trasportatori del Nord Italia e ancor più incisivamente dai colleghi europei.
Il Coordinamento delle ditte di Autotrasporto Calabresi
Chiede
1) L’applicazione immediata e L’ adeguamento delle tariffe ai costi minimi d’esercizio previsti dall’art.83-bis del decreto – legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito nella legge n. 133/08, successivamente modificato dalla legge 22 dicembre 2008 n. 201, dalla legge 9 aprile 2009 n. 33 e dalla legge 4 agosto 2010 n. 127 con tutti i committenti Regionali e nazionali.
2) Il controllo delle autorità pubbliche sull’osservanza della normativa circa l’applicazione delle sanzioni previste dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 31/E del 06.07.2011, quali la sospensione delle agevolazioni fiscali e previdenziali previste in caso di mancato rispetto oltre che la pubblicazione nel sito dell’Agenzia delle Entrate nazionale di coloro che violano la norma, e non consentono la sicurezza voluta dagli Autotrasportatori tutti e dal nostro amato presidente della repubblica Napolitano quando ha approvato la legge.
CHIEDE QUINDI
Che i viaggi vengano retribuiti con le tariffe nel rispetto dei costi minimi, giudicando quelle attualmente praticate ormai stagnanti da anni pur in presenza di un continuo aumento dei costi.
Una misura questa, dicono gli autotrasportatori, che anche se parzialmente in attesa della concessione delle accise già approvate dal governo, è in grado di attutire il problema, ridurre i danni della crisi generale attuale e soprattutto scongiurare l’estrema decisone di avviare scioperi e quindi disservizi alla collettività.
Gli autotrasportatori calabresi oggi chiedono garanzie e rispetto delle tariffe che coprono i costi minimi e che nessuno si presti a forme elusorie alternative di accordi non legali che ledono la dignità dei trasportatori, ostano la sicurezza stradale, alimentano l’evasione fiscale che non garantisce ai lavoratori i diritti dovuti.
Le imprese di trasporto ringraziano e restano sempre a disposizione della Collettività, fieri di collegare ogni giorno ed ogni notte il Sud al Nord della Nazione con il loro incondizionato amore per i Bisonti della strada.
Firmato
ARGENTO GROUP TRASPORTI – SPEZZANO TRASPORTI – COTRAC TRASPORTI – MUSOLINO TRASPORTI – RUFFOLO TRASPORTI – SABATINO TRASPORTI – NOVA TRASPORTI – SPOSATO TRASPORTI – ZICARO TRASPORTI – STRAFACE TRASPORTI – CIGLIO TRASPORTI – MANGANO TRASPORTI – E ALTRI PADRONCINI.