A cura della redazione de ILPARLAMENTARE.IT
“La commissione della gara per l’affidamento della progettazione esecutiva relativa alla realizzazione del “Sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza-Rende-Università della Calabria” e fornitura e messa in esercizio materiale, ha concluso oggi i suoi lavori. È stata fatta l’aggiudicazione provvisoria – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta – a Rti (Raggruppamento temporaneo d’imprese) che comprende la Cmc (Cooperativa muratori e cementisti) di Ravenna e la Caf, una società spagnola che costruisce materiale rotabile. L’importo della gara è di circa 96 milioni di euro. La Cmc, uno dei motori delle grandi opere, – continua il redazionale della Testata Giornalistica calabrese – è una delle più importanti cooperative rosse italiane. È di Ravenna ma ha sedi dislocate in tutto il mondo tra cui Angola, Cina, Arabia Saudita, Laos, India, Libia, Usa, Sud Africa, e finanche in Lesotho. Conta ben 41 società controllate, 32 società collegate alla principale ed inoltre partecipazioni in altre 40 società. Nel bilancio del 2013 l’attivo è di 1 miliardo e 277 milioni di euro”. Lo ha pubblicato la Testata Giornalistica IL CORRIERE DELLA CALABRIA diretta da Paolo Pollichieni (www.corrieredellacalabria.it).
I CITTADINI SI INTERROGANO E SALGONO TENSIONI E PREOCCUPAZIONI
Come tutti i cantieri delle metropolitane anche questo è destinato a sollevare un polverone di quelli forti. Ma questa metropolitana il polverone inizia a sollevarlo, e di quelli fitti per davvero, ancor prima di iniziare gli scavi, vediamo il perché.
COSA DIRA’ GIACOMO MANCINI?
“Questa Metropolitana – ha dichiarato C. Filice – se non abbiamo capito male, dovrebbe coinvolgere un’area che nella Città di Cosenza rappresenta il genio di un grande statista quale fu l’On. Giacomo Mancini che negli ultimi anni della sua vita politica, dunque all’apice della sua carriera e della sua maturità politica, ha saputo compiere un vero e proprio miracolo di urbanistica. Con la realizzazione di quello che oggi è Viale Mancini, infatti, Giacomo Mancini riuscì ad abbattere tutte le barricate che dividevano la città, inclusi i binari. Oggi questa metropolitana, altrimenti non si comprenderebbe dove intendono realizzarla, dovrebbe ricostruire binari e barriere, per ghettizzare nuovamente parte della Città con inevitabili strutture, indispensabili per la costruzione di una metropolitana di superficie. Insomma, un treno. Inoltre – aggiunge la Donna fiera di essere di Sinistra – attendo le dichiarazioni del nipote di Giacomo Mancini a tal proposito. Intanto – conclude Filice – posso dire che anche i bambini ora capiranno che Mario Occhiuto è stato fatto fuori perché, a questo punto è troppo chiaro, purtroppo, non voleva questa metropolitana”
LA DICHIARAZIONE DI JOLE SANTELLI (FI): PURTROPPO IL SOSPETTO ERA CORRETTO
“Straordinario tempismo quello della Regione Calabria nell’aggiudicazione della gara sulla Metro Leggera alla CmC di Ravenna, una delle più grandi coop rosse in Italia.”Lo dichiara Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria. “Ho sempre ritenuto che proprio questo progetto cui Mario Occhiuto era contrario fosse il collante dell’anomala alleanza cosentina. Un sospetto che avevo manifestato in un’interrogazione al Ministro dell’Interno presentata con il collega Roberto Occhiuto sulla compravendita dei consiglieri comunali a Cosenza prima delle dimissioni. Purtroppo il sospetto era corretto. Oggi arriva l’aggiudicazione della gara, un affare che lega molte Famiglie, mi chiedo se non sia questo anche il motivo del particolare interesse del governo alle vicende cosentine.”