Roma, 30 dic. (askanews) – Coi contagi ormai a quota centomila e la variante Omicron (5 volte più contagiosa della Delta) che galoppa senza freni; con gli esperti che collocano il picco della pandemia attorno a metà gennaio, molti cominciano a chiedersi con preoccupazione come influirà il Covid sull’elezione del Quirinale, quando i 1009 grandi elettori dovrebbero stiparsi nell’aula della Camera per votare il nuovo Capo dello Stato. C’è un livello tecnico e logistico, cui sta lavorando lo staff della Camera, che ha già allestito un terzo “punto tamponi” per i parlamentari.
Per consentire le sanificazione era già stata prevista una sola votazione al giorno, anziché le due tradizionali. Se la situazione dovesse peggiorare, si potrebbe scaglionare l’ingresso dei grandi elettori in aula; oppure che la mattina votino i deputati e il pomeriggio i senatori e i delegati regionali. Il voto elettronico a distanza non é mai stato ammesso e non ci sono certo i tempi per introdurlo ora. Il giuramento del nuovo Capo dello Stato di fronte ai grandi elettori pone un problema in più, perché sarebbe difficile convincere i grandi elettori o alcuni di essi a seguirlo “da remoto”: per esempio i senatori potrebbero seguirlo in video dall’aula del Senato.
Roma, 30 dic. (askanews) – Coi contagi ormai a quota centomila e la variante Omicron (5 volte più contagiosa della Delta) che galoppa senza freni; con gli esperti che collocano il picco della pandemia attorno a metà gennaio, molti cominciano a chiedersi con preoccupazione come influirà il Covid sull’elezione del Quirinale, quando i 1009 grandi elettori dovrebbero stiparsi nell’aula della Camera per votare il nuovo Capo dello Stato. C’è un livello tecnico e logistico, cui sta lavorando lo staff della Camera, che ha già allestito un terzo “punto tamponi” per i parlamentari.
Per consentire le sanificazione era già stata prevista una sola votazione al giorno, anziché le due tradizionali. Se la situazione dovesse peggiorare, si potrebbe scaglionare l’ingresso dei grandi elettori in aula; oppure che la mattina votino i deputati e il pomeriggio i senatori e i delegati regionali. Il voto elettronico a distanza non é mai stato ammesso e non ci sono certo i tempi per introdurlo ora. Il giuramento del nuovo Capo dello Stato di fronte ai grandi elettori pone un problema in più, perché sarebbe difficile convincere i grandi elettori o alcuni di essi a seguirlo “da remoto”: per esempio i senatori potrebbero seguirlo in video dall’aula del Senato.