ASCA – Confindustria lancia l’allarme per il decreto Dignità e il ministro Luigi Di Maio che lo ha voluto dice che Confindustria fa terrorismo psicologico. Il decreto Dignità, “pur perseguendo obiettivi condivisibili, tra cui il contrasto all’abuso dei contratti flessibili e alle delocalizzazioni selvagge, contiene misure e adotta strumenti che renderanno più incerto e imprevedibile il quadro delle regole in cui operano le imprese, disincentivando gli investimenti e limitando la crescita”. A dichiararlo è stato il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, in audizione alla Camera sul Dl Dignità.
Panucci si riferisce, in particolare, “al superamento di alcune innovazioni contenute nel Jobs Act, che hanno contribuito al miglioramento del mercato del lavoro, nonché all’introduzione di regole poco chiare e punitive in materia di delocalizzazioni. Rimaniamo convinti che occorrerebbe evitare brusche retromarce sui processi di riforma avviati, assicurare stabilità e certezza al quadro regolatorio e non alimentare aspettative negative da parte degli operatori economici”.
Immediata la replica immediata di Luigi Di Maio su Facebook: . “Confindustria oggi dice che con il Decreto Dignità ci saranno meno posti di lavoro. Sono gli stessi che gridavano alla catastrofe se avesse vinto il no al Referendum, poi sappiamo come è finita. Sappiamo come finirà anche in questo caso”.
“Non possiamo più fidarci di chi cerca di fare terrorismo psicologico per impedirci di cambiare – prosegue -. Il Decreto Dignità combatte il precariato per permettere agli italiani, soprattutto ai più giovani, di iniziare a programmare un futuro.
Cioè permette di creare quelle condizioni che sono la base per fare impresa, per rilanciare i consumi e per creare un circolo virtuoso. Dopo anni di precariato, e di leggi che hanno massacrato i lavoratori, è ormai evidente che queste politiche non hanno aiutato nessuno: né i lavoratori, né gli imprenditori.
Sono convinto che gli effetti del Decreto Dignità porteranno anche Confindustria a questa conclusione”. “Siamo dalla parte dei cittadini – conclude -, e non faremo nessun passo indietro. Stateci vicino!”.