I rapporti tra Stati Uniti e Russia stanno vivendo il loro punto più basso dai tempi della Guerra Fredda. E sono i fatti più recenti a spingere gli osservatori diplomatici a non nascondere più la preoccupazione di un’escalation della crisi da diplomatica a militare. L’allarme più inquietante è arrivato dall’ultimo presidente dell’Unione sovietica, Mikhail Gorbaciov, che in un’intervista a Ria Novosti ha detto: “Il mondo è giunto a un punto pericoloso: è necessario fermarsi e riprendere il dialogo, la cui conclusione è stata il più grande errore”.
Solo nel 2010, Barack Obama e Dmitri Medvedev firmavano il trattato Start, con il quale venivano resettate incomprensioni e tensioni per avviare un apparente periodo di dialogo cordiale. Un clima durato appena due anni, cioè da quando Vladimir Putin è tornato alla guida del Cremlino e ha riportato tutta la sua sfiducia sulle mosse americane.
Da quel momento la degenerazione dei rapporti è stata rapidissima. Al progetto della Nato di schierare batterie di missili antimissili in Polonia, Putin ha risposto minacciando ritorsioni sui trattati nucleari. Due anni dopo lo scontro in Ucraina ha portato all’annessione della Crimea alla Russia, punita dall’Onu con pesanti sanzioni economiche.
Le ultime tappe proprio negli ultimi giorni. Obama ha protestato per le presunte incursioni hacker russe che avrebbero interferito nelle elezioni americane. La Russia ha fermato i negoziati per un accordo sullo smaltimento del plutonio e ha dislocato missili nucleari nell’enclave baltica di Kaliningrad, puntandoli contro l’Europa finché non verranno cancellate le sanzioni e il blocco commerciale con Mosca. Sullo sfondo il conflitto in Siria, dove Russia e Stati Uniti restano divisi dalla presenza ingombrante di Assad.
In un momento così delicato, Gorbaciov ha provato a richiamare tutti alla ragione, chiedendo di proseguire il processo di riduzione delle armi nucleari e riavviare in modo congiunto la lotta al terrorismo, oltre che la prevenzione dei disastri ambientali: “Rispetto a queste sfide, tutto il resto – ha detto Gorbaciov – passa in secondo piano”. Fonte: Libero.it