Accade a Reggio Calabria che il Primo Cittadino non sia presente all’interno di una manifestazione Antimafia alla quale partecipano non solo le più alte cariche istituzionali del territorio, bensì la seconda Carica dello Stato: il Presidente del Senato della Repubblica Italiana Pietro Grasso. Un fatto grave, qualora non vi sia alcuna plausibile giustificazione, che saremo felici di pubblicare perché crediamo che lo Stato, quando si tratta di Antimafia, debba essere unito in un solo Corpo.
Giunge la riflessione di Adriana Musella Presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia “Riferimenti”, l’Associazione di Reggio Calabria impegnata da oltre 20 anni nella promozione culturale dell’Antimafia sociale, che sperava di potere avere presente il Primo Cittadino. ll mancato saluto istituzionale del Sindaco della città di Reggio Calabria alla seconda carica dello Stato, presente a Reggio Calabria, sta suscitando non poche reazioni e la notizia sta facendo il giro della Rete nella quale galleggia tra dubbi e perplessità.
“Davvero incomprensibile e a meno che non vi siano gravi motivi – dichiara il Presidente di “Riferimenti”, anche ingiustificabile, l’assenza del Primo Cittadino” e varrebbe la pena di comprendere il perché il giovane Sindaco Giuseppe Falcomatà non ha inteso partecipare alla manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Antimafia “Riferimenti” presieduta da Adriana Musella, all’interno della quale sono state ricordate le Vittime Innocenti di mafia e l’impegno dello Stato nel suo contrasto. Saremmo felici di offrire spazio al Sindaco di Reggio Calabria per pubblicare le motivazioni che lo hanno portato per il secondo anno a disertare l’appuntamento della Gerbera Gialla.
La manifestazione del 2 Maggio 2016 non ha dimenticato nessuna delle vittime di mafia e neanche di far sentire la vicinanza delle alte Istituzioni dello Stato al Giornalismo che in Calabria affronta realtà dure e con gravi rischi per la persona. Emozionanti riconoscimenti alla carriera, come quello di Gregorio Corigliano, ma anche al Giornalismo “in trincea” con il riconoscimento a giovanissimo Claudio Cordova Direttore e fondatore de IL DISPACCIO (www.ildispaccio.it). I riconoscimenti sono stati consegnati dal Presidente del Senato Pietro Grasso e ciò fa anche comprendere il segno che lo Stato, in questa speciale giornata della Gerbera Gialla, ha inteso dare in risposta alle mafie. Non è mancato il contributo del Giornalista della Gazzetta del Sud Arcangelo Badolati, anche autore di numerosi libri che hanno ricostruito molti fatti che hanno macchiato di sangue per decenni la Calabria, come la nota faida di San Luca.
Una giornata importante, quella della Gerbera Gialla, simbolo della lotta antimafia, che ha visto unite le alte cariche istituzionali dello Stato alle No Profit, al mondo della Scuola e dei Giovani, alle Università, al mondo della Ricerca.
“Il Generale Riccardo Amato, comandante delle Scuole Carabinieri – comunica Adriana Musella – ha sentito il dovere di venire da Roma per porgere il proprio benvenuto al Presidente Grasso; il Sindaco, invece convoca il pomeriggio precedente una conferenza stampa in contemporanea, non preoccupandosi minimamente, quanto meno di avvertire. La sua presenza tra l’altro – continua il Presidente del Coordinamento – era stata confermata dal suo staff (Arcidiaco)”.
Di certo le regole del Cerimoniale di Stato tengono conto della presenza della seconda carica dello Stato e, se non altro, accoglierla dovrebbe essere non solo un dovere ma anche un piacere.
Una giornata questa della Gerbera Gialla che certamente passerà alla storia: presente il Presidente della Commissione Giustizia Nico D’Ascola, il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho, il PM Giuseppe Lombardo, il Procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza, il Presidente della Commissione Antimafia della Regione Calabria Arturo Bova.
Il Presidente del Tribunale Gerardis, il Generale comandante Regione Calabria Carabinieri Rispoli, il Prefetto di Reggio Calabria S.E. Claudio Sammartino, il Questore Raffaele Grassi, il Colonnello Provinciale dei Carabinieri Lorenzo Falferi e della Guardia di Finanza Alessandro Barbera, il Direttore Marittimo Calabria e Basilicata Andrea Agostinelli.
Presenti i Sindaci della Provincia di Reggio Calabria e nell’Auditorium gremito di Giovani provenienti da ogni luogo della Calabria era presenti anche la Fondazione Antonino Caponnetto da Firenze col suo Presidente Salvatore Calleri, la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” della Basilica dello Stato con il Presidente Luana Gallo, l’Associazione Premio Giorgio Ambrosoli con Paolo Bertaccini Bonoli, Presidente di Asag (alta scuola formazione Universita’ cattolica di Milano).
Per non parlare dei Giornalisti e scrittori tra i quali Gregorio Corigliano, Arcangelo Badolati e per davvero molti altri, in un clima di speranza e cordialità che lasciano il segno. Ma il Sindaco Falcomatà, effettivamente non c’era e neanche l’anno precedente ha dato la sua presenza.
“Ringraziamo il vicesindaco di Reggio Calabria che con molta sensibilità ha presenziato alla cerimonia della targa apposta al bene confiscato in memoria delle vittime di mafia ma ….. debbo ribadire con dispiacere – continua Adriana Musella – al momento dei saluti istituzionali, alla scuola allievi, presenti tutte le massime cariche, il sindaco di Reggio Calabria non c’era, non è’ comparso, lasciando la città senza voce e rappresentanza.
Questo – conclude il Presidente del Coordinamento “Riferimenti” – pensiamo sia molto grave…”.
Sarebbe opportuno conoscere il motivo per cui il Sindaco di Reggio Calabria non ha ritenuto di dovere accogliere il Presidente del Senato Pietro Grasso. Carica che segue quella del Capo dello Stato.
“Mi dispiace -conclude Adriana Musella – ma il Sindaco non ha giustificazione alcuna……….”
Redazione ILPARLAMENTARE.IT