Introduzione a cura di Fabio Gallo/Direttore Editoriale/
Nel Giugno 2010 le Nazioni Unite annunciavano la loro visione in termini di attuazione di un piano di sostenibilità atto a migliorare le condizioni della vita umana. Tra i temi trattati e da attuare entro il 2050, la Sostenibilità Ambientale, l’organizzazione delle Città del futuro in grado di provvedere alle principali esigenze dei propri cittadini e l’Agricoltura. Ciò prese il nome di “Governance Alimentare Sostenibile” (ONU, Giugno 2010, ndr.). Essa tra i maggiori auspici che attraverso le direttive delle varie Nazioni dovrebbero diventare realtà, prevede l’allineamento delle Nazioni con i modelli alimentari del futuro e tra essi, quello Mediterraneo, praticato in modo speciale nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. In seguito a ciò, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel validare i dettami indicati dalla Governance Alimentare Sostenibile, annunciava che nei prossimi 20 anni (2010-2030), al fine di assicurare cure e assistenza sanitaria adeguata ai propri Cittadini, si sarebbero dovuti impegnare 47 trilioni di Euro di cui se ne dispone solo di un terzo. Con ciò significando che due terzi dei Cittadini sarebbero rimasti nel futuro privi di cure adeguate per contrastare – in modo particolare – le Malattie non Trasmissibili (non communicable dideas, ndr).
Tale premessa a significare che le Nazioni Unite hanno indicato la strada che in Calabria ove fortunatamente l’alimentazione mediterranea si pratica da millenni, senza i presupposti idonei a tutelare i Diritti Umani alla Salute sembrerà di vivere fuori dalla logica auspicata dall’ONU. Ciò perché – strano anche parlarne – entrano in grave crisi proprio quei centri di eccellenza che sarebbero indispensabili al fine di attuare le stesse politiche dettate dalle Nazioni Unite e dall’Europa che ne è parte integrante.
In tal senso è intervenuto il Vice Presidente della Commissione Sviluppo Regionale (RE.GI) del Parlamento Europeo On. Andrea COZZOLINO che giorno 21 Aprile, conscio della gravità della situazione in cui versa l’Istituto di Scienze Neurologiche (ISN) del CNR con sede a Mangone (CS), ha scritto al Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Scentifica On.le Stefania GIANNINI e al Presidente del CNR Prof. Massimo INGUSCIO. Qui di seguito la sua missiva.
In tal senso, va detto quanto più volte segnalato del Consigliere regionale On. Carlo GUCCIONE che ha incontrato l’On. COZZOLINO e i responsabili del CNR, che la Regione Calabria in tal senso, sembra essere completamente assente.
LA LETTERA DELL’ON. ANDREA COZZOLINO AL MINISTRO GIANNINI E AL PRESIDENTE DEL CNR INGUSCIO
“Preg.mo Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Scentifica On.le Stefania GIANNINI
Preg.mo Presidente CNR Prof. Massimo INGUSCIO – Oggetto: Istituto di Scienze Neurologiche del CNR con sede a Mangone (CS)
L’Istituto di Scienze Neurologiche (ISN) del CNR rappresenta un polo avanzato di ricerca, di rilevanza nazionale e internazionale, dedicato allo studio multidisciplinare delle malattie del sistema nervoso. Si tratta dell’unico istituto di ricerca CNR nel settore biomedico, con sede legale nella Regione Calabria. Le competenze specialistiche nel campo della genetica molecolare, genomica, proteomica, neuroimaging e neurofarmacologia contribuiscono, quotidianamente, alla crescita competitiva del sistema dell’economia della conoscenza.
L’ISN si articola in una sede principale, a Mangone (Cs), e in due unità operative, a Roccelletta di Borgia (Cz) e a Catania. La sede principale di Mangone, oltre l’attività scientifica, svolge anche assistenza sanitaria, per prestazioni di Genetica Medica e Neuroimmagini, in regime di convenzione con l’ASP di Cosenza. L’ISN è un affermato e importante punto di riferimento per i pazienti provenienti dall’intera regione e offre prestazioni altamente specialistiche anche a pazienti provenienti da altre regioni. La sua importanza, nell’ambito del Sistema sanitario regionale, è rappresentata da più di 30.000 prestazioni specialistiche effettuate dal 2008.
La domanda di salute e il fabbisogno sanitario nei prossimi anni sono destinati a crescere, sotto la spinta di fattori socio-demografico, epidemiologico e tecnologico. Nello specifico, si stima che aumenterà la prevalenza di alcune malattie croniche, tra le quali quelle di natura neurodegenerativa, che richiederanno sempre maggiori le risorse, per garantire al paziente le cure più adeguate. Recenti inchieste hanno evidenziato la criticità dell’assistenza in Calabria, che presenta dati ampiamente al di sotto della media delle altre regioni italiane. Da ciò si evince l’importanza di adottare, in ambito territoriale, nuove strategie basate su attività di ricerca e sviluppo, finalizzate alla creazione di strumenti di sostegno, in grado di apportare enormi benefici anche al sistema sanitario.
L’evidenza del valore e dell’eccellenza del polo di ricerca e il rischio paventato di tagli ai trasferimenti che pregiudicherebbero le attività e la ricerca, richiede un’azione, tempestiva, in sinergia tra Ministero, Regione e Cnr – ad esempio sotto forma di tavolo di partenariato – per individuare gli strumenti più adeguati per garantire il potenziamento delle attività dell’Istituto. L’obiettivo deve essere di rafforzare – e non indebolire – il ruolo scientifico dell’ISN nella Regione Calabria per consentire allo stesso, non solo di rinnovare le proprie strumentazioni e rilanciare la propria attività di ricerca e di cura, ma soprattutto di favorire l’attrattività per imprese e la formazione di giovani ricercatori.
Confido nella nostra sensibilità, resto a completa disposizione per contribuire al lavoro per la parte di competenza europea e resto fiducioso che tutti insieme riusciremo a non disperdere un patrimonio di competenza e di eccellenza che va ben oltre i confini regionali.
On. Andrea Cozzolino Vice Presidente Commissione Sviluppo Regionale ( RE.GI) del Parlamento Europeo.
Bruxelles 21 Aprile 2016″