a cura di Giovanni Borrelli/
Gli attuali feroci conflitti insorti in alcuni stati, talmente gravi da coinvolgere anche le nostre società democratiche, non erano già sufficienti questa estate per creare depressione, essendosi aggiunta, tanto per provocare ulteriori cadute etiche, anche la irresponsabile esternazione del biologo inglese Richard Dawkins, che dall’alto della sua sapienza scientifica, ha auspicato la pratica dell’aborto qualora i nascituri risultassero affetti dalla sindrome di down. Lo scienziato, trincerandosi dietro il principio che non può esserci compatibilità tra scienza e fede, fa propri, accollandoli alla scienza, quei concetti selettivi della razza umana già dogma nazista, infrangendo le fondamentali norme che regolano i diritti dell’uomo, che nulla hanno a che vedere con la fede. Indigniamoci allora ricordando a questo scienziato che molti ragazzi down riescono a superare con sacrifici le difficoltà della vita inserendosi validamente nelle società civili che li accoglie con amore e disponibilità, rendendosi utili, ricambiando dolcezza, sorrisi ed entusiasmo per la vita, riconoscendone il meraviglioso dono.