Redazione ILPARLAMENTARE.IT/
Lo aveva detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso della sua visita, che la Calabria avrebbe dovuto pensare ad un “salto generazionale” per vedere una risalita. La conferma di quanto temeva la più alta carica dello Stato è giunta dai rapporti della Banca d’Italia e dall’Ufficio Ispettivo del Ministero dell’Economia che parlano chiaro ed evidenziano una Regione Calabria che invecchia precocemente, incapace di gestire le sue risorse, con una classe dirigente super pagata e incollata alle poltrone, che sta procurando enormi danni a tutta l’economia della Regione. E’ evidente – come dimostrano le denunce in rete, che i messaggi innovativi delle giovani imprese non vengono recepiti e che lo stallo economico è procurato proprio dal cuore della Regione Calabria. L’Idea della CONFAPI 2.0 della Calabria di avviare una “class action” pesa già come una mannaia sulla testa della Regione. I risultati che lo Stato ha conseguito con i suoi organi inquirenti, ad esempio sulle banche, annunciano che una battaglia seria e condotta con competenza, potrebbe per davvero ottenere un risultato clamoroso e storico. Un colpo che cadrà sull’ On. Antonella Stasi, reggente della Regione Calabria, in assenza del Governatore Giuseppe Scopelliti.
CONFAPI 2.0 – AVVIARE CLASS ACTION CONTRO REGIONE CALABRIA
“La Confapi Calabria 2.0 (Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata) intende avviare una “class action” contro quanti, dirigenti e/o funzionari della Regione Calabria, continuano a rallentare, se non paralizzare, l’iter di bandi a favore delle imprese. Giovani uomini e donne di tutto il territorio che, con fiducia, hanno intrapreso la strada dell’autoimprenditorialità, mai immaginando che fosse così tortuosa e piena di ostacoli, e oggi meritano un risarcimento”.
CONFAPI 2.0 STA RACCOGLIENDO LE DENUNCE DI NUMEROSE IMPRESE
Ad annunciarlo è il presidente regionale dell’associazione datoriale che rappresenta la piccola e media impresa, Francesco Napoli, che, da settimane, sta raccogliendo la denuncia di numerose imprese che, in relazione a diversi bandi, lamentano inspiegabili lentezze sebbene, in diversi casi, si sappia bene che le somme vanno spese entro il mese di dicembre 2014.
“La convinzione che questa sia la strada da seguire, già maturata all’interno dell’associazione – prosegue Napoli – oggi viene rafforzata da quanto ci riferisce la relazione sul personale della Regione Calabria fatta dai servizi ispettivi del Ministero dell’Economia. Al danno erariale causato da contratti dirigenziali fuorilegge per decine di milioni di euro, si aggiunge la beffa di una evidente incapacità a gestire con efficienza ed efficacia i fondi che l’Europa pure elargisce, dal momento che, ci dice la relazione, svolgono il ruolo di dirigente anche soggetti senza i necessari requisiti.
SU REGIONE CALABRIA RAPPORTI NEGATIVI DA BANCA ITALIA E MINISTERO ECONOMIA
La Banca d’Italia ieri, con il suo rapporto, ed il dicastero all’Economia oggi – incalza Napoli – ci portano chiaramente alla conclusione che la Regione Calabria va commissariata tutta, non basta commissariare i fondi europei; il Governo centrale deve prendere misure speciali, superando i limiti imposti dal titolo V della Costituzione sull’autonomia delle Regioni, visto che siamo di fronte ad una situazione che, portata all’estremo, porterà la società civile a ribellarsi”.
Confapi 2.0, che sta monitorando lo stato dei bandi in itinere, riprende il rapporto della Banca d’Italia per evidenziare, a proposito dei fondi POR 2007–2013 che l’impegno, attestato al 78%, non significa che lo stesso coincida necessariamente con la spesa “perché – interviene ancora Napoli – tra le somme impegnate ci sono quelle di decine di bandi che sono fermi da anni e la cui spesa è concretamente a rischio, a meno di un miracolo, per gli ormai imminenti obblighi di rendicontazione”.
Turismo, innovazione, asili nido, “case accessibili”, microimpresa, sicurezza urbana e per le imprese: sono solo alcuni degli esempi, i più eclatanti, di centinaia di milioni di euro senza traccia di un decreto di spesa. “Il rapporto della Banca d’Italia 2014 evidenzia, inoltre, – aggiunge il presidente regionale Francesco Napoli – che la popolazione in età lavorativa scende negli ultimi 12 mesi dal 41,6% al 39%, dato che in Calabria si traduce con la perdita, negli ultimi 12 mesi, di circa 50 mila posti di lavoro.
NECESSARIA UNA NUOVA CALABRIA DI GIOVANI PREPARATI
È evidente – è l’amara conclusione di Napoli – che è quanto mai urgente che emerga un’altra Calabria, fatta di giovani, di uomini e donne che, orientati alla produttività, credono che in questa filosofia risieda il riscatto della regione. Confapi 2.0 è dalla parte delle imprese e, accogliendo anche l’invito che proviene dagli i prenditori, continuerà a lavorare per fare rete, sistema, in una regione che non può più essere terreno di facile conquista per pochi ma zona fertile, da coltivare con impegno e passione per il benessere di tutti”.nge il presidente regionale Francesco Napoli – che la popolazione in età lavorativa scende negli ultimi 12 mesi dal 41,6% al 39%, dato che in Calabria si traduce con la perdita, negli ultimi 12 mesi, di circa 50 mila posti di lavoro. È evidente – è l’amara conclusione di Napoli – che è quanto mai urgente che emerga un’altra Calabria, fatta di giovani, di uomini e donne che, orientati alla produttività, credono che in questa filosofia risieda il riscatto della regione. Confapi 2.0 è dalla parte delle imprese e, accogliendo anche l’invito che proviene dagli i prenditori, continuerà a lavorare per fare rete, sistema, in una regione che non può più essere terreno di facile conquista per pochi ma zona fertile, da coltivare con impegno e passione per il benessere di tutti”.