Anche le telefonate diventano 3D: è possibile grazie agli ologrammi, particolare immagini ‘stampate’ con il laser e che permetteranno di vedere il proprio interlocutore come se fosse accanto a noi. Il merito è del gruppo di ricerca italiano guidato dall’Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ino-Cnr) e la società Quintetto. Il progetto, chiamato ‘Telepresenza olografica’, è realizzato grazie al contributo della Regione Valle D’Aosta.
Telefonare in 3D è possibile grazie ad una sorta di cabina telefonica, realizzata a basso costo e che visualizza davanti a chi chiama la ‘proiezione’ 3D dell’interlocutore utilizzando una semplice connessione internet. “L’elemento focale – ha spiegato Luca Mercatelli, dell’Ino-Cnr – è rappresentato da un’immagine bidimensionale inserita in un contesto tridimensionale studiato ad hoc, che genera una sensazione di tridimensionalità. La persona ha quindi la percezione di essere realmente seduta di fronte ad un interlocutore reale e non ad una sua rappresentazione”.
Il progetto si è concentrato molto sul ‘realismo’, studiando in maniera approfondita tutti gli aspetti legati alle caratteristiche dell’ambiente e della luminosità. “I sistemi olografici – ha spiegato Giovanni Iamonte, uno dei responsabili di Quintetto – hanno già fatto la loro comparsa nel mondo degli eventi teatrali. Tuttavia la loro diffusione è ancora molto limitata a causa dei costi elevati. Per la prima volta, con il nostro sistema di Telepresenza Olografica è possibile portare sul mercato – a costi sostenibili – una interazione fra due soggetti a distanza molto realistica; il tutto in modalità ‘live’, in un ambiente naturale, con elevati livelli di interazione e sfruttando la normale capacità di trasmissione Internet offerta dagli operatori di mercato”.