ANSA – La Procura generale della Cassazione ha acquisito nella sede del Mattino, a Napoli, la registrazione integrale dell’intervista al magistrato Antonio Esposito, presidente della sezione feriale della Suprema Corte che ha confermato la condanna a 4 anni per Silvio Berlusconi nel processo Mediaset.Lo ha reso noto lo stesso quotidiano. L’audio del colloquio tra il giornalista Antonio Manzo e il giudice, della durata di 34 minuti, è stato consegnato dal direttore del Mattino, Alessandro Barbano, dopo che a questi era giunta una richiesta formale da parte della Procura generale della Cassazione nell’ambito degli accertamenti avviati dopo la pubblicazione dell’intervista al magistrato.
L’acquisizione da parte della Procura generale della Cassazione dell’audio integrale dell’intervista al Mattino di Antonio Esposito, il giudice che ha presieduto il collegio della Cassazione che ha confermato la condanna per Silvio Berlusconi nel processo Mediaset, rappresenta – a quanto si apprende – un “atto dovuto” dal momento che il magistrato aveva affermato che l’intervista era stata “manipolata”. Si inquadra nella fase pre-disciplinare, mentre nessuna azione disciplinare è ancora stata avviata formalmente dal Pg.
Dopo la vicenda dell’intervista al Mattino il Csm ha aperto la pratica sul giudice della Cassazione Antonio Esposito, presidente del collegio che ha condannato in via definitiva Silvio Berlusconi per frode fiscale. Il fascicolo e’ stato assegnato alla Prima Commissione, competente sui trasferimenti d’ufficio per incompatibilità. A chiedere l’intervento di Palazzo dei marescialli erano stati ieri i consiglieri laici del Pdl Nicolo’ Zanon, Filiberto Palumbo e Bartolomeo Romano, ritenendo particolarmente grave la scelta di Esposito di rilasciare l’intervista al quotidiano napoletano, soprattutto per aver di fatto ”anticipato” le motivazioni della sentenza che devono essere ancora depositate. E’ stato il vice segretario generale del CSM, su disposizione del vice presidente Michele Vietti e sentito il comitato di presidenza, a disporre ”in via d’urgenza”- spiega una nota di Palazzo dei marescialli- la trasmissione della pratica alla Prima Commissione.
Esposito, non c’era domanda su processo – Il giudice Antonio Esposito ribadisce, dopo aver ascoltato la registrazione della sua intervista al Mattino, che il contenuto e’ stato “manipolato”con l’inserimento dell’articolo di una domanda sul processo Mediaset, ”mai invece rivoltagli dal giornalista”, e che ne’ domanda ne’ risposta erano riportate nel testo da lui ricevuto via fax
Esposito, parlato solo di sentenze giudici merito – Nel passaggio dell’intervista al Mattino relativo al “non poteva non sapere”, il giudice Antonio Esposito stava parlando “delle valutazioni degli accertamenti di fatto che compiono i giudici del merito e non certamente la Cassazione, che non è giudice del fatto”. E’ quanto fa sapere lo stesso Esposito, spiegando in sostanza che le sue affermazioni si riferivano, in modo “del tutto generico” alle sentenze di primo e secondo grado e non al lavoro svolto dalla Suprema Corte.
GIUDICE ESPOSITO: INTERVISTA E’ STATA MANIPOLATA – ”Il testo dell’intervista da pubblicare, inviatomi dal giornalista del ‘Mattino ‘, dopo il colloquio telefonico, è stato manipolato”. Lo afferma il giudice Antonio Esposito, presidente del collegio della Cassazione che ha condannato Berlusconi. “Il testo dell’intervista da pubblicare, inviatomi dal giornalista del Mattino, dopo il colloquio telefonico, via fax, alle ore 19.30 del 5 agosto 2013 – afferma Esposito in una nota – è stato manipolato con l’inserimento, da parte del giornalista, dapprima della seguente domanda (mai rivoltami): ‘Non è questo il motivo per cui si è giunti alla condanna? E quale è allora?’. E poi della seguente risposta (mai da me data): ‘Noi potremmo dire: tu venivi portato a conoscenza dei quel che succedeva. Non è che tu non potevi non sapere perché eri il capo. Teoricamente, il capo potrebbe non sapere. No, tu venivi portato a conoscenza di quello che succedeva. Tu non potevi non sapere, perché Tizio, Caio e Sempronio hanno detto che te lo hanno riferito. E’ un po’ diverso dal ‘non poteva non sapere'”. “E’ sufficiente confrontare il testo dell’articolo pubblicato dal Mattino con il testo inviatomi alle ore 19,30 (data del fax), da pubblicare, – prosegue il giudice – per rendersi conto della gravissima manipolazione che ha consentito al giornalista di confezionare il titolo ‘Berlusconi condannato perché sapeva non perché ‘non poteva non sapere’ ‘, attribuendomi falsamente la paternità di tale titolo. Il testo dell’intervista inviatomi dal giornalista è stato da me consegnato al Primo Presidente, al quale ho consegnato altresì la smentita inviata al Mattino alle ore 9,16 e cioè dopo circa un quarto d’ora dalla lettura dell’articolo, a seguito della quale mi ero reso conto della manipolazione del testo dell’intervista”. “Nella registrazione dell’intervista – conclude Esposito – non vi è né vi può essere il sia pur minimo accenno a tali espressioni perché mai da me pronunciate. Esse appartengono esclusivamente al giornalista che, virgolettandole, me le ha falsamente attribuite. Preciso ancora che, come risulterà dalla registrazione, l’intervista era stata concessa esclusivamente per trattare di temi generali, del tutto estranei alla regiudicanda, quali il funzionamento della Sezione feriale, la composizione di essa, il numero dei processi trattati dalla feriale per impedire la prescrizione, la necessità di celebrare il processo in tempi brevi, data l’imminente prescrizione, e l’opportunità della pubblicità integrale dell’udienza relativa al processo in questione, con completa esclusione di ogni riferimento a questioni di merito inerenti alla sentenza, sulle quali la Corte si sarebbe pronunciata, occorrendo aspettare il deposito della motivazione”.
Direttore Mattino,intervista Esposito è letterale – ”Posso assicurare a voi e ai miei lettori che l’intervista è letterale, cioè sono stati riportati integralmente il testo, le parole e le frasi pronunciate dal presidente di cui ovviamente abbiamo prova”. E’ quanto ha sottolineato Alessandro Barbano, direttore del Mattino, intervenuto oggi al programma di Radio1 ‘Start, la notizia non può attendere’, in merito all’intervista al giudice Antonio Esposito pubblicata oggi sul quotidiano e poi smentita in alcuni passaggi dallo stesso presidente della sezione feriale della Cassazione. ”Non posso commentare la smentita – ha proseguito Barbano – ma posso commentare, di fronte a qualunque sede, che il presidente Esposito ha pronunciato esattamente le parole con la sintassi e la conseguenza logica con cui noi le abbiamo pubblicate”. ”Ovviamente sì”, ha risposto poi Barbano alla domanda se Il Mattino fosse in possesso della registrazione dell’intervista. Quanto ai motivi della smentita, ”posso immaginare che il presidente della Cassazione abbia valutato a posteriori che, in qualche modo, spiegare le motivazioni della condanna prima di averla emessa possa avere per lui un ritorno non positivo. Però non è una colpa da attribuire ai giornalisti, ma alla responsabilità e alla maturità di chi parla”.
Laici Pdl, Csm apra pratica su Esposito – Il Csm apra una pratica sull’intervista di Antonio Esposito, presidente del collegio della Cassazione che ha condannato Berlusconi. A chiederlo al Comitato di presidenza del Csm tre consiglieri laici del Pdl, che sottolineano la ”gravita’ del comportamento del magistrato.
Pres.Santacroce, intervista inopportuna – Ad avviso del Primo presidente della Cassazione Giorgio Santacroce è stata “inopportuna” l’intervista concessa al ‘Mattino’ dal Presidente della Sezione feriale della Cassazione Antonio Esposito. Lo ha detto all’ANSA lo stesso Primo presidente della Suprema Corte.
Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, ha chiesto al Primo Presidente della Cassazione, Giorgio Santacroce, “elementi informativi” a seguito dell’intervista rilasciata al ‘Mattino’ dal Presidente della Sezione feriale Antonio Esposito. La richiesta è finalizzata a conoscere nel dettaglio la vicenda. Al momento non è stata avviata alcuna azione sul piano disciplinare.
Anm, Esposito? Nessun effetto su processo – Dichiarazioni inopportune, ma che non hanno conseguenze processuali ne’ disciplinari, visto che si riferiscono a una sentenza definitiva. Lo dice il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli a proposito dell’intervista di Antonio Esposito,il presidente del collegio della Cassazione che ha condannato Sivlio Berlusconi.
Secondo Sabelli la vicenda ”va ricondotta ai giusti termini: stiamo parlando di una sentenza irrevocabile e dunque va esclusa qualunque tipo di conseguenza processuale, visto che non c’e’ stata anticipazione di giudizio; cosi’ come vanno escluse conseguenze disciplinari, che sorgono quando le dichiarazioni coinvolgono soggetti di un procedimento in corso di trattazione”. Quanto all’opportunita’ delle dichiarazioni di Esposito ”richiamo la linea dell’Anm: e’ opportuno che i magistrati titolari di un procedimento si astengano dal rendere dichiarazioni sul procedimento trattato soprattutto su vicende di particolare visibilita’ e se c’e’ il rischio di alimentare polemiche. C’e’ dunque una valutazione di inopportunita’ in generale per le dichiarazioni fatte dai titolari dei procedimenti. Ma tutto questo -sottolinea il leader dell’Anm- non ha a che vedere in questo caso con profili disciplinari o con effetti processuali perche’ la sentenza e’ irrevocabile”.
Cassazione, intervista non inficia verdetto – L’intervista rilasciata dal presidente della sezione feriale della Cassazione, Antonio Esposito “non inficia, ne’ cambia la decisione sul processo Mediaset”. Lo affermano fonti della Suprema Corte che rilevano come il verdetto “è già stato emesso e sancito con la pubblica lettura del dispositivo in aula al termine dell’udienza”.
Ghedini, riflessi su valutazione sentenza – “Il fatto in sé è ovviamente gravissimo e senza precedenti'”. “Gli organi competenti dovranno urgentemente verificare l’accaduto che non potrà non avere dei concreti riflessi sulla valutazione della sentenza emessa”. Lo dichiara l’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, in merito all’intervista del giudice Antonio Esposito.