(ASCA) – ”Il quadro macroeconomico potrebbe risultare peggiore di quello previsto nella Relazione ove si riacutizzassero le tensioni sui mercati finanziari internazionali o se la ripresa dell’economia globale tardasse a manifestarsi.
ECONOMIA IN ITALIA: INTERROMPERE SPIRALE RECESSIVA IN ATTO
Occorre operare affinche’ politiche economiche efficaci e credibili possano interrompere la spirale recessiva in atto nel nostro Paese quasi ininterrottamente dal 2008”. Lo ha detto Daniele Franco, capo della Ricerca Economica della Banca d’Italia nel corso di una audizione in parlamento.
DANIELE FRANCO CAPO RICERCA ECONOMICA BANCA D’ITALIA
Franco ha anche sottolineato che ”l’aggiornamento del quadro previsivo del Governo, incluso nella Relazione al Parlamento 2013, prefigura un calo del pil dell’1,3 per cento nel 2013 e un aumento della stessa entita’ nel 2014”. Franco spiega infatti che ”il prodotto si contrarrebbe ancora nel trimestre che si sta per concludere, ristagnerebbe nel successivo e riprenderebbe a crescere nella seconda meta’ dell’anno. La ripresa si consoliderebbe nel 2014, beneficiando sia dell’accelerazione della domanda mondiale, sia della ripresa dell’accumulazione di capitale, specialmente in macchinari e attrezzature; i consumi delle famiglie, diminuiti di circa 6 punti percentuali nel biennio 2012-13, si espanderebbero allo stesso ritmo dell’attivita’ economica”.