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Impazza prezzo Cibo + 200%

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Crisi e blocchi trasporti in Italia: Prezzi Cibo +200%

E’ PANICO D’ACQUISTO, PER IL CIBO PREZZI +200% – Lo sciopero dei tir ha provocato una sorta di ‘panico d’acquistò delle provviste alimentari. Molti prodotti cominciano a sparire dagli scaffali e la speculazione si sta facendo largo, con prezzi che rispetto a sabato oggi sono aumentati anche del 200% sopratutto per ortaggi, verdure e frutta. Un danno ingente per le famiglie italiane, che in pochi giorni spenderanno il 15-20% in più e per le stesse aziende agricole che non riescono a trasportare le loro produzioni fresche. E’ l’allarme lanciato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, fortemente preoccupata per uno scenario che rischia di avere effetti deleteri per le tasche ma anche per la salute dei cittadini perché, nella corsa all’accaparramento, c’è il rischio che si vadano a comprare prodotti, soprattutto quelli trasformati, scaduti. Frutta e verdura, fa notare la Cia, sono i principali prodotti presi d’assalto dagli speculatori. Le zucchine, che poco meno di una settimana fa venivano vendute al dettaglio a 3 euro al chilo, hanno toccato quota 7,50. Stesso discorso per le insalate, passate da 2 euro/kg a 4,30 euro/kg, per le melanzane, da 2,50 euro/kg a 3,50 euro/kg, per i cavolfiori da 1,50 euro/kg a 2,50 euro/kg. Stessa cosa per la frutta di stagione come le arance che sono rincarate del 100% (da 1 euro/kg a 2 euro/kg), le mele da 1,20 euro/kg a 2,10 euro/kg e le pere da 1,30 euro/kg a 2,30 euro/kg. I pochi agricoltori che riescono a trasportate le loro produzione vendono alle stesse quotazione di un mese fa.

ROMA,NEI MERCATI MANCA IL PESCE – “Nei mercati di Roma manca il pesce, oggi c’é pochissimo prodotto. Oltre al blocco dei tir, la causa é anche lo sciopero delle marinerie di Anzio, Gaeta, Terracina e Civitavecchia”. Lo afferma il presidente dell’Upvad Confcommercio di Roma Franco Gioacchini. “Sui banchi i prezzi del pesce non sono aumentati – sostiene Gioacchini -, il problema è che ce n’é pochissimo. Noi che siamo l’ultimo anello della catena della distribuzione, quando mancano i prodotti, ne risentiamo molto. Per questo, pur condividendo le raginoni della protesta, quando viene fatta nella legalità, speriamo che questi disagi finiscano presto”.

COLDIRETTI: DA BUTTARE 50MILA TONN. DI CIBO AL GIORNO – Cinquantamila tonnellate di prodotti alimentari deperibili al giorno tra latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente lasciamo le aziende agricole e le stalle rischiano di essere buttati mentre nei negozi e supermercati le ultime scorte saranno esaurite entro un paio di giorni ma già adesso mancano molti prodotti e si registrano speculazioni al consumo sui prezzi che per alcuni ortaggi sono aumentati anche del 40%. Lo ha detto il presidente della Coldiretti Sergio Marini nello spiegare i motivi della mobilitazione “Coraggio Italia” che ha portato gli imprenditori agricoli a regalare nelle piazze frutta, verdura, uova e latte rimasti bloccati nelle aziende agricole e nei magazzini a causa dello sciopero dei Tir. La situazione è particolarmente difficile nei supermercati, fa sapere Coldiretti, dove si è interrotta la catena per l’approvvigionamento, mentre è migliore nei mercati rionali e nei mercati degli agricoltori dove sono gli stessi produttori agricoli a rifornire i banchi. “In queste condizioni – prosegue marini – per sostenere la spesa degli italiani in un difficile momento di crisi, per denunciare il grave danno subito dagli agricoltori e per contrastare le speculazioni sui prezzi di vendita dei prodotti, gli agricoltori della Coldiretti hanno distribuito lungo tutta la penisola centinaia di quintali di frutta e verdura e migliaia di litri di latte e uova. Peraltro, nonostante le difficoltà alla circolazione c’é l’impegno per i prossimi giorni a garantire gli approvvigionamenti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove si trovano solo prodotti locali a chilometri zero che non devono subire lunghi spostamenti ed i prezzi sono calmierati”. Coldiretti conclude ricordando che l’86% delle merci in Italia circola su strada dove ogni giorno viaggiano con tir e camion circa 525mila tonnellate di prodotti agricoli e alimentari dei quali poco meno del 10% sono deperibili.

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