Storia: Italia dei Valori dagli inizi ad oggi
La storia del nostro Partito si articola in una serie di date significative che è utile ricordare:
– 21 marzo 1998 a Sansepolcro, nel corso di un incontro sereno, consapevole e fortemente proiettato
sul futuro, nasce l’Italia dei Valori. Duecentocinquanta persone, parlamentari, semplici cittadini, uomini e
donne che rappresentano la società civile si impegnano davanti a un notaio a dar corpo a un progetto
politico di lungo termine. Mettono a disposizione competenze, esperienze professionali e personali,
entusiasmo.
– 20 febbraio 1999 all’ hotel Ergife di Roma si costituisce il movimento “l Democratici dell’Asinello”, che
ratifica la fusione fra Italia dei Valori, Centocittà e Comitati Prodi. L’economista bolognese, presidente del
Consiglio dall’aprile 1996 all’ottobre 1998, assume la presidenza del nuovo Movimento; la lascerà dopo due
mesi perché eletto presidente dell’Unione Europea;
– 13 giugno alle elezioni europee, i “Democratici dell’Asinello” con quasi 1’8% dei consensi,
eleggono sette eurodeputati. È un buon successo per una lista che si presenta per la prima volta e che
vede simpatizzanti, militanti, quadri e dirigenti di Italia dei Valori presenti sul territorio e impegnati in
prima persona nella raccolta delle firme, nella campagna elettorale, nelle iniziative formali ed informali
di promozione e di diffusione del programma, anche al di fuori e contro un mondo mediatico al servizio
dei poteri forti;
– 25 aprile 2000 Antonio Di Pietro ed altri parlamentari dell’Asinello, non condividendo l’inopportuna
scelta di Giuliano Amato come Premier, votano contro la fiducia al suo Governo. Senza alcun processo
formale, vengono rapidamente espulsi. Si chiude così la parentesi della “fusione” che aveva generato
molte aspettative e speranze in un progetto politico di grande respiro e che invece procurò non poche
amarezze;
– maggio altrettanto rapidamente si ricostituisce l’ltalia dei Valori. Lista Di Pietro. Migliaia di
aderenti, in tutto il territorio nazionale, seguono spontaneamente Antonio Di Pietro; collateralmente, nel
luglio 2000, si struttura l’Osservatorio Europeo sulla legalità e la questione morale. Impegno prioritario è
l’apertura di nuovi spazi per i cittadini che hanno qualcosa da dire ma non hanno mai potuto farlo nelle
strutture tradizionali dei partiti;
– 28 settembre a Tenerife, nel congresso mondiale dei partiti liberali, democratici e riformatori
europei, l’ltalia dei Valori è ammessa, con voto unanime, a far parte dell’ELDR (European Liberal
Democratic Reform Party) in qualità di membro ufficiale;
– 13 maggio 2001 l’Italia dei Valori si presenta autonomamente ed “equidistante” dai due Poli alle
elezioni politiche nazionali in tutte le circoscrizioni della quota proporzionale e in 451 collegi uninominali
su 475. Lo sforzo organizzativo è enorme, ma permette la crescita e il radicamento del partito su tutto il
territorio. Il quorum non viene raggiunto, per un pugno di voti, ma il Movimento con quasi il 4% dei
consensi, si rivela in grado di trasformare la sconfitta in un impegno puntiglioso e consapevole per dare;
– 16 giugno l’Italia dei Valori riunisce a Roma i propri dirigenti per la prima Conferenza
Nazionale. E un momento di riflessione sui principi e gli obiettivi del Movimento, sull’organizzazione e
sulle attività programmate. Si propone in questa occasione un “patto di opposizione con chi ci sta” per
contrastare con più vigore il malgoverno della Casa delle Libertà. Nel secondo semestre dello stesso anno
il Movimento si misura con la non facile esperienza dei Congressi Regionali per eleggere i responsabili
territoriali;
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– 22.23.24 giugno 2002 a Bellaria {Rimini) si riuniscono gli Stati Generali del Movimento. E un momento
fondativo importante. Alla presenza dei leader nazionali di tutti i partiti del centrosinistra, l’Italia dei
Valori decide ufficialmente di entrare nella coalizione, mantenendo comunque la propria identità. Si vara
il laboratorio politico con la creazione di dieci Dipartimenti tematici. Si avvia il processo di elaborazione
di un nuovo Statuto. Nasce Orizzonti nuovi, il giornale dell’Italia dei Valori;
– 11 ottobre a Roma la Direzione Nazionale approva il nuovo Statuto che definisce le regole di
funzionamento dell’attività politica. Il Movimento si è trasformato.in un Partito federale a struttura snella,
mantenendo tuttavia l’entusiasmo e la vivacità tipica dei Movimenti. Si chiude la fase di protesta e si apre
la fase di proposta;
– 25 febbraio 2003 a Roma, presenti i segretari nazionali dei partiti del centrosinistra, si formalizza
l’ingresso dell’Italia dei Valori nel Nuovo Centrosinistra, che garantisce il rispetto dell’identità dei partiti
che lo comporranno.
– Giugno si prepara il Progetto referendario per abrogare la Legge conosciuta come il Lodo
Schifani. Una Legge-vergogna che si prefiggeva soltanto l’obiettivo di garantire l’impunità del Presidente
del Consiglio Berlusconi. Nei mesi di Luglio ed Agosto diverse centinaia di militanti IdV volontari,
organizzati in ogni realtà regionale e provinciale, con i loro “banchetti” e galvanizzati da un Presidente
onnipresente in tutte le piazze d’Italia, riescono a contattare centinaia di migliaia di cittadini e a chiedere
loro la “firma” per impedire che venisse cancellato il principio costituzionale della “legge uguale per tutti”.
Due lunghi mesi di fatica immane, consolata dalla risposta positiva di tantissimi cittadini democratici.
A fine Settembre 2003 ben 1 milione di firme vengono consegnate alla Corte di Cassazione. In attesa della
sentenza della Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi sulla “incostituzionalità” sollecitata dalla
Procura della Repubblica di Milano, dove si svolgono i pù importanti “processi” a carico di Berlusconi.
Antonio Di Pietro conia la famosa frase: “mettiamo fieno in cascina e aspettiamo!”. A dicembre la Corte
sancisce l’incostituzionalità del Lodo Schifani e il Referendum, pur ammesso, non si celebrerà!
– Giugno 2004, a conclusione dell’importante stagione politica dei “movimenti e dei girotondi”, e per le
difficoltà che vengono frapposte dai partiti maggiori del centrosinistra alla nascita di un Nuovo Ulivo
allargato alla “società civile”, nasce dall’incontro tra Italia dei Valori, la sinistra di Achille Occhetto e la
società civile la lista che parteciperà alle elezioni europee eleggendo due deputati all’europarlamento,
tra cui il Presidente Antonio Di Pietro. L’Italia dei Valori, presentandosi alle elezioni amministrative, nella
stessa tornata elettorale, elegge altre centinaia di consiglieri e amministratori consolidando la propria
presenza nel territorio e nelle Istituzioni locali.
– 2 e 3 ottobre, a Roma, si svolge la seconda Assemblea nazionale di IdV. Il Presidente Antonio Di
Pietro illustra con la sua relazione il nuovo percorso politico e i punti programmatici su cui è chiamato a
lavorare il Partito di Italia dei Valori. Partecipano e prendono la parola Fassino, Rutelli, Pecoraro Scanio,
Veltroni, Cossutta e altri esponenti politici del centrosinistra. Ma l’intervento più atteso è quello di
Romano Prodi che scalda il cuore delle centinaia di dirigenti di IdV quando afferma: ” in questi anni
difficili bisogna riconoscere a Italia dei Valori di aver tenuta alta la bandiera della Legalità e della
Questione Morale nel nostro Paese!”
– 23/24 Gennaio 2005, alle elezioni suppletive del collegio senatoriale n. 8 di Rovigo nel Veneto, sotto il
simbolo unitario dell’Ulivo, vince con oltre il 57% di consensi, il candidato di Italia dei Valori avv. Massimo
Donadi che affianca il sen. Nello Formisano formando il sottogruppo di IDV all’interno del gruppo misto del
Senato.
-3 e 4 Aprile, il Partito è impegnato con le sue Liste per le Elezioni regionali e, nonostante il
risultato percentuale medio del 1.5%, riesce ad eleggere 14 Consiglieri regionali. Intanto nel mese di
Giugno parte la fase dei Congressi provinciali e il 18 giugno l’Esecutivo nazionale di IdV decide di lanciare
nell’agone della competizione della Primaria per le Politiche del 2006 la candidatura del suo Presidente
Antonio Di Pietro. Il 3.3% ottenuto da Di Pietro in modo diffuso e omogeneo su tutto il territorio nazionale
dimostra l’esistenza di uno “zoccolo duro” di voto di opinione da cui partire per portare nel Parlamento
italiano una valida e dignitosa rappresentanza di Parlamentari dell’Italia dei Valori.
– febbraio 2006, nasce il blog www.antoniodipietro.it, il primo blog di un politico italiano ad essere
aggiornato quotidianamente che diviene ben presto il blog politico più cliccato e più commentato d’Italia.
– 9 e 10 aprile, elezioni politiche, Italia dei Valori ottiene un 2.3% alla Camera e 2.9% al Senato, con
l’elezione di 20 deputati e 5 senatori, trainando la vittoria dell’intera coalizione dell’UNIONE.
In maggio si insedia il Governo Prodi e Antonio Di Pietro, come già nel 1996 torna a ricoprire l’incarico ai
Lavori Pubblici, con la nuova denominazione di Ministro delle Infrastrutture. Entrano a far parte del
Governo anche i sottosegretari Luigi Li Gotti, alla Giustizia e Giorgio Calò alla Comunicazione. –
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– Luglio, Italia dei valori intraprende una battaglia contro il varo dell’indulto, provvedimento
parlamentare bipartisan che mira a svuotare le carceri e in realtà a lasciare impuniti parecchi colletti
bianchi.
– dal 21 al 24 settembre a Vasto in Abruzzo, si tiene il I° Incontro Nazionale, che riscuote un
notevole successo in cui il partito si consacra Partito Rete.
– 22 aprile 2007 – Primo video di un politico italiano su You Tube, sito di self-broadcasting di Google. Di
Pietro, come Ministro delle Infrastrutture, commenta con un video sul suo blog la vicenda della fusione tra
Autostrade e Abertis.
– maggio, Italia dei Valori acquista un isola su Second Life, il portale della realtà virtuale, e la
chiama Never Land. Sull’ isola il partito comincia a coltivare la prima comunità politica virtuale italiana. Il
12 luglio 2007 la prima conferenza di Antonio Di Pietro in vivavoce, con un avatar fatto a sua immagine e
somiglianza sull’isola consacra l’Italia dei Valori come il partito della Democrazia della Rete.
– dal 5 al 7 ottobre si tiene il 2° Incontro Nazionale sempre a Vasto in Abruzzo. Il crescente numero dei
partecipanti, iscritti e simpatizzanti, testimonia il consolidarsi del rapporto di fiducia tra la società civile e il
partito dell’IdV.
– il 13 e il 14 aprile 2008, alle elezioni politiche l’Italia dei Valori alleata al Partito Democratico, ottiene il
4.3% portando in parlamento 28 deputati e 14 senatori.
– 8 luglio con una straordinaria manifestazione a piazza Navona si consacra il ruolo dell’Italia dei Valori
quale unica opposizione al governo Berlusconi.
12 -13 luglio a Bellaria (RN) si svolge il primo grande forum dei giovani IDV da significativo titolo
“Smontalecasterimontalitalia” che vede la presenza di 2000 giovani provenienti da tutta Italia.
– dal 12 al 14 settembre si tiene per la terza volta a Vasto l’Incontro Nazionale dell’Italia dei Valori
– 11 ottobre si apre con una grande manifestazione a piazza Navona la campagna di raccolta firme per il
referendum che chiede l’abrogazione del Lodo Alfano, una legge che tenta la replica di quello che nel 2003
era stato il Lodo Schifani, il 9 gennaio 2009 verranno depositate presso la Corte di Cassazione 1000000 di
sottoscrizioni.
– 6 -7 giugno 2009 elezioni europee Italia dei Valori raddoppia il risultato delle politiche di un anno prima,
conquistando l’8% dei consensi, portando a Bruxelles e Strasburgo 7 eletti.
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