Attenti a chi scegliete come programmatore. Informatevi prima. Ci sono dei veri delinquenti ma potrete arcorgevene troppo tardi. Accade ad una nota Fondazione italiana, la “Paolo di Tarso” impegnata da tempo nella ricerca di valide soluzioni capaci di generare nuove economie come rimedio alla grave crisi economica in corso e dunque capace di generare nuova occupazione. L’idea è brillante: creare una Piattaforma di Booking e investire nel settore Turismo Made in Italy che ogni anno veicola verso l’estero circa 5 miliardi di euro a piattaforme estere per l’erogazione di servizi di prenotazione alberghiere. Dunque per creare lavoro per davvero basta creare una piattaforma seria di booking e affidarla a giovani italiani che, di conseguenza, avrebbero finalmente il giusto lavoro. Si cerca un programmatore web php. La Fondazione affida la programmazione del sistema interamente progettato dalla stessa al programmatore web php di Piazza Armerina, lo assume con regolare contratto e gli riconosce anche residence 4 stelle con piscina più pranzo e cena e, alla fine del percorso come viene ripagata? scopre per puro caso che, al momento della fatturazione dei servizi, sulla fattura invece di apparire i giusti dati legali, appariva il nome dello scaltro programmatore con tanto di conto corrente di Istituto di credito siciliano. Incredibile ma vero.
L’odissea ha trovato il suo epilogo tra le pagine di un giusto lamento penale redatto dal legale di fiducia della Fondazione “Paolo di Tarso”, il noto penalista cosentino Avv. Gianpiero Calabrese e finito per competenza alla Procura Distrettuale di Catanzaro (che è competente per i reati informatici) e di conseguenza agli specialisti del Reparto Analisi del Compartimento della Polizia Postale di Reggio Calabria guidati dal primo dirigente Sergio Iannello. E’ stato già acquisito copioso materiale probatorio e copia del sistema server ove si riscontra il fatto e molto altro.
Soddisfazioni per l’attività della Magistratura e della Polizia Postale sono state espresse dalla Fondazione “Paolo di Tarso” che riflette sull’importante ruolo che oggi hanno i programmatori cui le Aziende, in buona fede, affidano capitali e la propria stessa esistenza telematica, quando essa dipende da un software. E proprio per questo motivo, afferma il Presidente Luana Gallo, bisogna che questa categoria venga responsabilizzata con pene certe ed esemplari capaci di scoraggiare i crimini telematici in esponenziale crescita nel mercato del lavoro che dipende sempre più dal Web.