Calabria – Fioccano gli avvisi di garanzia in Calabria a cura del Pubblico Ministero Pierpaolo Bruni della Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Il pentitismo in modo particolare sembra essere una soluzione per delinquenti di ogni ordine e grado appartenenti ad organizzazioni criminali alla ricerca di una nuova forma di protagonismo etico capace di contemplare un ritorno alla normalità e un riscatto verso la società civile.
Ma come fa il pentito di mafia a riscattare la propria immagine? Deve diventare buono. Ma come diventa buono un pentito che fino a ieri è stato cattivo? Facendo il nome di tutti i cattivi come lui che hanno tratto benefici dalla sua attività criminale o che l’hanno condivisa clandestinamente. Grave, anzi gravissimo, quando si tratta di Politici che traggono vantaggio dalla loro collusione con esponenti della criminalità organizzata. Seguiremo gli sviluppi di questa indagine che sembra destinata ad allargarsi. Il Movimento 5 Stelle in Calabria, intanto, si dichiara pronto a governare la Regione Calabria che a parere dei pentastellati non avrebbe più i numeri, i visti i numerosi atti giudiziari diretti al Pd e l’imminente giudizio della Consulta sulla legge elettorale calabrese.
ORLANDINO GRECO: AVVISO DI GARANZIA DALLA DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI CATANZARO
Ha ricevuto un avviso di garanzia per voto di scambio politico-mafioso Orlandino Greco, capogruppo della lista “Oliverio presidente”. L’atto, firmato dal Pubblico Ministero Pierpaolo Bruni, gli è stato notificato nei giorni scorsi dai carabinieri su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.
A FERRAGOSTO LE PRIME NOTIZIE APPARSE SU IL CORRIERE DELLA CALABRIA
La prima avvisaglia per Orlandino Greco si fece sentire proprio nel giorno di Ferragosto, nel cuore della calda estate calabrese quando il “Corriere della Calabria” (www.corrieredellacalabria.it) pubblicò le prime indiscrezioni a cura dei pentiti di mafia contro Orlandino Greco. Pentiti che stavano collaborando con la Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Oggi l’avviso di garanzia ad Orlandino Greco e gli interrogatori disposti dalla magistratura antimafia. Ciò, evidentemente, significa che ai dubbi stanno seguendo le certezze: la Procura antimafia sta procedendo in una indagine che se dovesse confermare le dichiarazioni dei pentiti avrebbe anche serie ricadute sul governo regionale della Calabria. Orlandino Greco già Sindaco della Città di Castrolibero e presidente del Consiglio Provinciale, è infatti Consigliere regionale oggi capo gruppo della lista “Oliverio Presidente” e già il Movimento 5 Stelle sta chiedendo in Calabria che il Consigliere Greco si faccia da parte. bookmaker btc withdrawal
Scrive il Quotidiano del Sud che con Greco sono indagati Aldo Figliuzzi, oggi consigliere provinciale, sotto inchiesta per corruzione elettorale, e alcuni uomini appartenenti, all’epoca dei fatti contestati, alla cosca Bruni. Si tratta di Ernesto Foggetti, il pentito che ha raccontato ai magistrati il presunto coinvolgimento dei politici con il clan, suo padre Vincenzo e suo cugino Marco Foggetti. L’avviso di garanzia sarebbe poi stato recapitato anche a Mario Esposito e ad altri due collaboratori di giustizia: Roberto Calabrese Violetta e Marco Massaro.
LA NOTIZIA CONFERMATA DALLA SEDE REGIONALE DELLA RAI
La notizia è stata diffusa anche dalla sede regionale RAI e, si apprende, l’inchiesta si concentrerebbe sugli anni nei quali l’attuale Consigliere regionale della Calabria Orlandino Greco era sindaco di Castrolibero. Due mandati, i suoi, contraddistinti da successi elettorali netti. Entrambi, però, sono finiti nel mirino delle indagini. Foggetti, infatti, sostiene che la cavalcata elettorale trasse giovamento da un accordo tra politica e ‘ndrangheta. Il clan “Bella Bella”, guidato dal defunto boss Michele Bruni, avrebbe – è sempre il racconto di Foggetti – ottenuto denaro (ventimila euro in contanti) e una serie di assunzioni in una cooperativa comunale.
LE DICHIARAZIONI DEL M5s ALL’ANSA RIPORTATE DALLA TESTATA GIORNALISTICA LOCALE “IACCHITE’.COM”
“Il consigliere regionale Orlandino Greco e’ nella maggioranza del governatore Oliverio. Questo fatto non puo’ passare inosservato, sul piano politico”. E’ quanto affermano i parlamentari M5s Nicola Morra, Dalila Nesci e Paolo Parentela, a seguito della notizia dell’avviso di garanzia recapitato a Greco “che nell’ipotesi dell’accusa – riporta la nota dei parlamentari – avrebbe ricevuto un appoggio dal clan ‘Bella Bella’ per la sua elezione a sindaco di Castrolibero nel 2003 e nel 2008”.
“Specie in Calabria – proseguono i parlamentari M5s – il rappresentante politico non puo’ avere un’ombra del genere. Aspettiamo che la magistratura faccia chiarezza. Nel frattempo, Greco si metta da parte. Dopo Rimborsopoli, Oliverio ha un’altra grossa macchia in casa. Il controllo etico e politico degli alleati non gli riesce proprio. Speriamo che stavolta il governatore non parli di un altro eroe fermato dai poteri forti nell’opera di pulizia. In attesa della fine delle indagini continueremo a controllare l’amministrazione regionale, finora attiva soprattutto per le proprie nomine illegittime. Siamo pronti per le prossime elezioni, che non crediamo lontane, visti i numerosi atti giudiziari diretti al Pd e l’imminente giudizio della Consulta sulla legge elettorale calabrese”.