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venerdì, Novembre 22, 2024

La Sicilia abbandona l’EXPO di Milano: neanche un euro se nostro prestigio non sarà risarcito

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Il Ministro Martina
Il Ministro Martina

Redazione de ILPARLAMENTARE.IT e MeteoWEb.it/

L’arca sulla quale sono salite le Nazioni fiduciose di potersi confrontare con le meraviglie dell’Italia, maestra di Bellezza e Bontà, ha una serie di falle che rischiano di farla affondare se non saranno riparate al più presto. Che le cose fossero state preparate giusto perché l’Italia non sfigurasse l’1 Maggio, lo avevamo capito tutti e abbiamo fatto la nostra parte per evitare polemiche. Ciò anche in onore al grande e impareggiabile sforzo dei mastri carpentieri cui va tutto il nostro rispetto e ringraziamento. Ma inaugurare l’Esposizione universale senza il Cluster più importante del pianeta, quello della Biodiversità dedicato ai Paesi del Mediterraneo capitanato dalla Regione Sicilia, ci sembra eccessivo. Di certo l’Expo rimedierà e questo Cluster sarà tra i più interessanti del pianeta poiché costituisce la base del futuro alimentare, ma va detto che ciò rappresenta anche il volto della politica italia di questo momento. Certo, due appunti bisogna farli: il primo è che avessero attivato un pizzico di cervello e non le mazzette, avrebbero arrestato meno gente e conseguentemente fatto tutti bella figura. Il secondo è che Vittorio Sgarbi ha ragione nel dire che il padiglione Italia fa veramente schifo e che alla fine dell’EXPO tornerà ad essere quasi tutto una spianata, invece che un investimento. A questo punto sarebbe bene che il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e la sua squadra si rendessero conto della situazione e dicessero un enorme grazie a chi ha evitato di scrivere comunicati stampa in 10 lingue su quanto sta accadendo. E se intanto Martina si dimettesse??

Dietrofront della Regione siciliana sulla gestione del Cluster Bio Mediterraneo all’Expo di Milano. Il responsabile unico Dario Cartabellotta ha deciso in autonomia di tirarsi fuori dal coordinamento dello spazio condiviso con diversi Paesi del Mediterraneo, sospendendo ogni attivita’ nell’area comune, sino a quando non verranno risolte le criticita’ logistiche emerse fin dall’inizio, tali da ritenere che sia stata gravemente lesa l’immagine della Sicilia. Una decisione comunicata dal dirigente con una lettera inviata al commissario dell’Expo Giuseppe Sala. E di cui non erano a conoscenza ne’ il governatore Rosario Crocetta ne’ l’assessore all’Agricoltura Nino Caleca, almeno a loro dire. Ma che da entrambi e’ pienamente condivisa: “Questa mossa non e’ stata concordata con noi, ma e’ del tutto condivisa. Doveva semmai – dice Caleca – farla prima.

Non intendiamo versare a Milano neppure uno euro dei tre milioni previsti finche’ non saranno risolti tutti problemi e non sara’ restituito lo splendore della Sicilia e del Mediterraneo. Su questo saremo molti rigorosi. Spero che la gestione dell’Expo faccia il suo dovere e risolva al piu’ presto tutto. Di certo noi non indietreggeremo di un millimetro”. Nuova puntata della bufera esplosa attorno alla partecipazione dell’Isola a Expo e che aveva visto gli esponenti della Giunta criticare aspramente proprio Cartabellotta. Ieri l’esecutivo siciliano aveva nominato un comitato di controllo, un atto di palese sfiducia nei confronti del responsabile del Cluster, “la cui gestione – ha ripetuto stamane Caleca – si e’ immediatamente rilevata carente sotto tutti i profili. La Commissione appena nominata, d’intesa con il presidente Crocetta, e’ innanzitutto una commissione ispettiva”. Un atto di sfiducia a tutti gli effetti al quale Cartabellota ha risposto sorprendendo molti: “Poiche’ sinora, ha scritto a Sala, “i problemi segnalati dal giorno dell’inaugurazione non consentono la regolare realizzazione del palinsesto, sospendiamo ogni attivita’ dell’area comune sino a quando non saranno risolti i problemi segnalati e i necessari atti a garantire la sicurezza degli operatori e dei visitatori”. Tra le criticita’ indicate, la necessita’ di mettere in sicurezza la zona del palco attraverso una copertura per evitare che le attrezzature siano bagnate ancora dalla pioggia, la mancanza di visibilita’ dei prospetti esterni, di segnaletica, di pulizia e di un adeguato collegamento web. Il ‘pasticciaccio siciliano’ dell’Expo continua. A cura di MeteoWeb.eu di Valentina Ferrandello

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