Roma, 6 mar. (askanews) – Quello di oggi per Silvio Berlusconi è l’ultimo giorno in affidamento ai servizi sociali, conseguenza della condanna nel caso Mediaset. Ma se da un lato l’ex cavaliere potrà tirare un sospiro di sollievo e riprendere la sua vita – anche politica – di tutti i giorni senza restrizioni (fatta salva l’interdizione dai pubblici uffici, che rimane) dall’altro dovrà affrontare una nuova bufera, che nasce da alcune intercettazioni telefoniche di colloqui tra lui e Gianpaolo Tarantini, compiute dai magistrati di Bari fra il 2008 e il 2009, e pubblicate dalla stampa. Berlusconi varcherà oggi per l’ultima volta il cancello della fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone per assistere i malati di Alzheimer. L’ex premier è entrato in questa struttura la prima volta il 9 maggio scorso, recandovisi poi un giorno alla settimana, il venerdì. L’impegno a Cesano Boscone sarebbe dovuto terminare a fine aprile, ma Berlusconi ha ottenuto la fine anticipata della pena all’8 marzo. Questo non significherà però che tecnicamente Berlusconi fra due giorni sarà un uomo libero. Sarà ancora ‘sub iudice’, forse per un paio di mesi, così da permettere al Tribunale di Sorveglianza di valutare se il condannato abbia capito il senso della ‘prova’ a cui è stato sottoposto. Solo se la valutazione dei giudici sarà positiva si potrà parlare tecnicamente di ‘pena estinta’. Di altro genere invece il versante intercettazioni.
Sono moltissime le conversazioni telefoniche tra Berlusconi e Tarantini registrate dagli investigatori baresi e nelle quali, come riportano gli organi di stampa, si parla un pò di tutto, dai rapporti con le donne, con giornalisti agli impegni istituzionali, citando Merkel, Bush, il Papa. Scontata ieri la difesa che è arrivata dai fedeli di Forza Italia, che parlano, sia pure in toni diversi, di “tempismo sospetto”, di azione “ad orologeria” legando l’uscita delle intercettazioni alla fine della pena dell’ex premier e all’attesa pronuncia della Cassazione, il 10 marzo prossimo, sul processo Ruby. È di oggi invece la nota di Alessandro Cattaneo, membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia e Responsabile Formazione del partito, che ha sostenuto come sia “davvero curioso notare che, a pochissime ore dalla fine dei servizi sociali e dal ritorno alla vita politica attiva di Silvio Berlusconi, escano su tutti i giornali e sui media nazionali nuove intercettazioni penalmente del tutto irrilevanti ma in grado, se bene usate come certa stampa sa fare, di gettare fango ad orologeria”. Quanto uscito, ha sottolineato, “non aggiunge nulla di nuovo. Porta invece nuove e vecchie domande: perché escono queste intercettazioni non rilevanti penalmente? Chi le manda ai giornali? Perché vengono pubblicate ora? Chiunque ha veramente a cuore il concetto di democrazia e il valore della libertà’ dovrebbe non solo indignarsi, ma attivarsi affinché tali episodi non si ripetano per qualunque altro Presidente del Consiglio o semplice cittadino. La realtà è che, come già accaduto in passato, siamo di fronte ad una vera e propria pubblicazione di intercettazioni ad personam”. Fdv