Fonte ansa – TRIESTE – Via libera dai 28 Stati membri all’Albania come nuovo Paese candidato. “Congratulazioni per lo status di candidato, concordato dai ministri”, ha scritto il commissario europeo all’allargamento, Stefan Fule, via Twitter. “Riconosciuti sforzi nelle riforme, incoraggiamento per le nuove”, ha affermato.
“E’ un passo molto importante, e soprattutto un chiaro segnale della direzione da seguire. Per tutti gli albanesi oggi c’è maggiore speranza e prospettiva”, ha dichiarato a Tirana il premier Edi Rama, che si è detto consapevole che “il processo diventa più intenso, la strada ancor più difficile e la sfida ancor più grande. Il Paese delle Aquile aveva fatto richiesta di adesione dal 2009, ma per quattro volte di seguito è stato respinto da Bruxelles. Sei mesi dopo il ‘rinvio’ imposto nel vertice di dicembre da un gruppo di cinque paesi (Francia, Germania, Danimarca, Olanda e Gran Bretagna), nel Consiglio Affari Generali è arrivato il sì unanime, ma con una lunga lista di condizioni.
Il Consiglio sottolinea che l’Albania deve agire con decisione per la riforma dell’amministrazione pubblica, del sistema giudiziario, per la lotta contro il crimine organizzato e la corruzione, per la protezione dei diritti umani e le politiche anti-discriminazione, per i diritti delle minoranze ed il rispetto dei diritti di proprietà, è stato evidenziato nelle conclusioni, che si concentrano anche sui punti più problematici della lotta alla corruzione e alla mafie, indicando tra l’altro che l’Albania si deve impegnare a lottare contro “l’uso di documenti falsi, il riciclaggio di denaro, la coltivazione di droga ed il traffico di esseri umani”.
“Il Consiglio – è scritto ancora nel testo – si aspetta anche che l’Albania intensifichi il suo sostegno per una pronta riduzione della pressione migratoria sulla Ue”, tra l’altro anche “risolvendo la questione delle richieste infondate di asilo presentate da cittadini albanesi”. “Faremo tutto quanto ci sarà chiesto, perché questo è nell’interesse dei nostri figli e del nostro futuro”, ha sottolineato Rama. “L’Europa di oggi – ha aggiunto – non è affatto una porta facile da aprire, specie dopo il risultato delle europee”, con l’ondata degli euroscettici in netta crescita. “I leader europei hanno però tenuto fede al progetto dell’Europa, che non può essere concepita senza l’Albania e senza i Balcani”, ha osservato Rama, rivolgendo un particolare “ringraziamento personale, amichevole e fraterno”, al premier italiano Matteo Renzi “con il quale siamo in continui contatti e che è stato un persistente portavoce a favore dello status di paese candidato all’Albania, quale un atto meritato”.