di Pier Maria Stella
Quello della Dieta Mediterranea di Nicotera e della Fondazione Dieta Mediterranea “in house” alla Regione Calabria proposta dal Consigliere regionale Alfonsino Grillo è ormai un “caso” su cui puntare i riflettori perché, almeno dagli sviluppi, potrebbe mostrare un volto inedito di una piccola parte della Calabria che punzecchia e scredita chi esprime liberamente il proprio pensiero a tutela del bene comune.
Una storia, questa che presentiamo al lettore, di una società calabrese proiettata da una parte verso il futuro con una politica che si sforza di interpretarlo per renderlo attuabile e dall’altra verso una involuzione procurata da quanti sono espressione di una cultura subalterna, che risponde ai padroni ed è vocata alla critica continua, a seminare zizzania e gratuite cattiverie contro chi, invece, si sforza civilmente di fare emergere la parte buona e bella della meravigliosa terra di Calabria. Così come della prima categoria, quella dei Calabresi onesti e per bene, abbiamo ampia rappresentanza, purtroppo, anche la seconda, quella della gente dal fare subdolo, si trova rappresentanza anche in posti impensabili.
Oggi, a proposito dell’arte del seminare zizzania, intendiamo approfondire un episodio capitato alla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” di Roma che si è ritrovata in un articolo del Quotidiano della Calabria additata come “sconfitta sul campo” per avere, invece, coraggiosamente e onestamente sostenuto, avverso una forma di potere politico esercitato con prepotenza assoluta, una importante causa che riguarda gli interessi economici di tutto il mondo Agroalimentare della Calabria e del Mezzogiorno d’Italia.
Nell’intervista che abbiamo rivolto a Fabio Gallo della Fondazione “Paolo di Tarso” ci colpisce l’esempio che l’esperto di connettività propone quando ricorda il valore che Papa Francesco attribuisce alla “zizzania”. Il Pontefice, infatti, afferma che chi produce zizzania è, di fatto, un operatore del male. E’ dunque conseguente poter pensare che chi crea zizzania o chi ad essa offre terra fertile, appartenga direttamente ad un progetto di demolizione del Bene.
Ma procediamo con calma dicendo che queste storie di costume sono interessanti poiché siamo convinti che in essa si annidi quel sentimento che ha indotto il grande giornalista e meridionalista Corrado Alvaro a dire che “la disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”.
Seguiremo il caso giustamente sollevato dalla Fondazione “Paolo di Tarso” anche in virtù di notizie pervenute alla nostra redazione di interferenze che starebbero giungendo ai danni della Fondazione “Paolo di Tarso”, nella sua vita istituzionale in Calabria, ove sta portando a compimento un importante progetto sull’Economia Agroalimentare e sulla Dieta Mediterranea che, per le sue evidenti finalità etiche, si sta svolgendo con “l’Adesione del Presidente della Repubblica”. Un’attenzione altamente istituzionale, questa dell’adesione del Capo dello Stato, che ove vige invidia, invece che suscitare ammirazione e spirito di condivisione, suscita interferenze dannose e involutive che lasciano tracce non meno evidenti di quelle di Pollicino e che noi, pazientemente, raccoglieremo per rendicontarle alla Rete, luogo nel quale crediamo fortemente si possa sviluppare condivisione progettuale e Democrazia.
ALFONSINO GRILLO: CHI E’
Alfonsino Grillo è un Consigliere regionale della Calabria di Vibo Valentia eletto nelle liste del Governatore Giuseppe Scopelliti. Alfonsino Grillo, da tempo, si è reso promotore di una legge regionale che propone per esplicita “elezione” implicita nella Legge, la cittadina di Nicotera capitale della Dieta Mediterranea. Un’operazione che, per dirla attraverso un linguaggio attinente al tema, consente ad Alfonsino Grillo di curare il proprio orticello elettorale, in quanto Nicotera rientra nella provincia di Vibo Valentia e ogni attività del Consigliere Grillo, com’è ovvio che sia per chi fa politica e propone il territorio che lo elegge, rappresenta acqua che fa girare al suo mulino elettorale. L’operato di Alfonsino Grillo, recentemente, è stato oggetto di critica da parte della nota Fondazione “Paolo di Tarso” di Roma (con Unità Locale in Calabria ndr.) che non ha condiviso la scelta del Consigliere regionale di istituire una Fondazione, per l’esattezza la “Fondazione Dieta Mediterranea” ponendola “in house” alla Regione Calabria, dunque finanziata dai contribuenti. La critica mossa al consigliere Alfonsino Grillo, dunque, non riguarda l’istituzione della “Fondazione Dieta Mediterranea” di Nicoreta ma esclusivamente il fatto che essa, oggi, risulta pesare sulle spalle dei contribuenti perché “in house” alla Regione Calabria, in un momento, tra l’altro, drammatico per l’economia non solo italiana ma degli stessi Calabresi.
LA DIETA MEDITERRANEA: PATRIMONIO DI CHI? DELL’UMANITA’!
In questi ultimi anni, però, la Dieta Mediterranea che nulla altro è che la semplice tradizione alimentare da secoli e secoli praticata nel Sud dell’Italia e prossimità mediterranee, è stata valorizzata dall’UNESCO che l’ha proclamata Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Nel documento di proclamazione, l’UNESCO, nel citare l’Italia, ha citato il Cilento ove lo scienziato americano Ancel Keys che coniò il termine “Dieta Mediterranea” ha vissuto e lavorato nella ricerca per 40 anni e ha escluso (o trascurato ndr.) la cittadina di Nicotera, ove lo stesso fisiologo americano espletò alcune sue ricerche abitando per un breve periodo la vicina Palmi, poichè nella Nicotera dell’epoca non vi erano alberghi.
Nelle sue ricerche Ancel Keys si riferiva allo stile di vita dei popoli del Sud, prevalentemente contadini e pescatori. Gente meravigliosa che ha coniato le più belle e drammatiche pagine della storia contadina del Mezzogiorno d’Italia, ma che oggi non esistono più. Oggi, ovviamente, è cambiato tutto ma il modello alimentare della Dieta Mediterranea ha preso vita poiché rappresenta, come ben dice il noto economista agroalimentare Fausto Cantarelli, il “futuro alimentare” e cioè il futuro dell’economia planetaria meglio definita Green Economy.
LA FONDAZIONE PAOLO DI TARSO E LE SUE RICERCHE IN CAMPO ECONOMICO
In questo panorama la Fondazione “Paolo di Tarso”, nota anche per la sua esperienza leader nel settore dell’Intelligenza Connettiva e della gestione della Conoscenza, effettua importanti ricerche sul valore della Dieta Mediterranea per il mercato del futuro e, ponendosi al seguito delle teorie della medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Fausto Cantarelli, individua un nuovo e originale modello di mercato (che provvede a registrare ndr.) e che potrebbe valorizzare il sistema Agroalimentare del Mezzogiorno d’Italia. Tale sistema funziona per davvero e già in corso di sperimentazione dà esito positivo e, attenzione, questo è il bello, proprio per avere dato vita a questo nuovo modello economico che valorizza le Aziende del Sud e la Dieta Mediterranea, viene insignita del prestigioso “Premio la Città del Sole” edito dall’omonima Associazione Rotariana presieduta dall’Avv. Giacomo Saccomanno, che include tutto il comprensorio di competenza del Consigliere Alfonsino Grillo e, ovviamente, la Città di Nicotera. Dunque, stiamo parlando di una Istituzione, la Fondazione “Paolo di Tarso”, che la società che conta nel territorio ha apprezzato per la sua idea.
INGIUSTIFICATI E SUBDOLI ATTACCHI ALLA FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO”
“La Fondazione “Paolo di Tarso” – ha affermato stamattina il Responsabile dei Rapporti Istituzionali Fabio Gallo – sostiene una politica aperta e civile fondata sul bene comune. Siamo dell’idea che la Dieta Mediterranea, cioè il modello alimentare così noto sia, come affermano gli scienziati, un Patrimonio dell’Umanità che ha come Patria il Mediterraneo e l’intero Mezzogiorno d’Italia. La nostra Fondazione – continua l’Esperto in gestione della conoscenza della “Paolo di Tarso” – diversamente da come qualcuno vorrebbe far credere per seminare zizzania, ha lavorato molto per Nicotera proponendola come parte integrante del “Consorzio Dieta Mediterranea”, proposto proprio dall’Associazione Rotariana La Città del Sole e dalla “Paolo di Tarso” all’interno della quale, tra i Soci fondatori vi è l’Istituto d’Istruzione Superiore “R. Piria di Rosarno e, appunto, l’Accademia della Dieta Mediterranea di Nicotera alla quale, è vero, sin dalla istituzione del Consorzio, non abbiamo consentito di affermare l’equazione assoluta: Nicotera = Dieta Mediterranea. Ciò, solo per non commettere un passo falso grave, poiché l’UNESCO, nel proclamare la Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell’Umanità, ha chiaramente indicato anche altre Nazioni, località e territori. Un Consorzio, quello della Dieta Mediterranea nato con lo scopo di sostenere le politiche economiche a vantaggio di “tutta” la Calabria e di “tutto” il Sud Italia favorendo l’occupazione dei giovani di Rosarno e non solo, drammaticamente colpiti da un male che si chiama disoccupazione e abbandono. Ovviamente, per quanto appena detto, non siamo stati e non siamo assolutamente in armonia con la decisione del Consiglio Regionale della Calabria di sostenere con una Fondazione in house alla stessa Regione, un qualcosa che esclude tutto il territorio regionale per favorire un Fazzoletto di terra”.
UNA FRASE DEL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA OFFENDE LA VERITA’
“Se qualcuno volesse sostenere che la Fondazione “Paolo di Tarso” è contraria allo sviluppo di Nicotera – continua Fabio Gallo – prenderebbe una cantonata di quelle serie. Si da il fatto che recentemente la Fondazione “Paolo di Tarso” abbia assolto ad un ruolo strategico nella valorizzazione culturale del territorio a partire dalla massima attenzione mostrata per il Territorio di Vibo Valentia dalle Testate Giornalistiche Telematiche di proprietà della stessa “Paolo di Tarso”, sempre rivolta al territorio in modo gratuito.
E’ giusto ricordare l’incontro tra il Presidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia Michele Lico con il Sommo Pontefice Benedetto XVI, patrocinato proprio dalla Fondazione. Non ultimo la consegna della “Carta della Pace – per la Tutela della Memoria, dei Diritti dell’Uomo e dell’Ambiente” di cui la Fondazione “Paolo di Tarso” ha insignito i Giovani dell’Istituto d’Istruzione Superiore “R. Piria” di Rosarno ed il Corpo Docente, alla presenza delle massime cariche istituzionali del Territorio e dell’Alta Magistratura di Reggio Calabria. Elementi, questi – afferma Fabio Gallo – che di certo sono sinonimo di una volontà promossa da un alto fine etico e finalizzata al bene comune, oggi gravemente lesa da un articolo del Quotidiano della Calabria che, nel promuovere l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Calabria della proposta del Consigliere Alfonsino Grillo, ciò rappresenti una “sconfitta sul campo” per la Fondazione “Paolo di Tarso”.
Se l’idea di utilizzare il Quotidiano della Calabria per pubblicare una frase così infelice è del consigliere regionale Alfonsino Grillo è gravissimo. Se siamo giunti a questo punto significa che siamo arrivati alla frutta e che le Istituzioni non hanno più senso, non hanno più valore e che chiunque può dire e fare tutto ciò che vuole solo esercitando il potere su chi usa, invece, gli strumenti civili dello Stato. Il tentativo di sporcare il lavoro onesto della Fondazione “Paolo di Tarso” è subdolo, sia se questo articolo è stato suggerito dal Consigliere Alfonsino Grillo, sia se è stata idea della giornalista che ha firmato l’articolo (Annamaria Tedesco ndr.). La Calabria, come affermano i migliori imprenditori, ha problemi drammatici d’immagine legati a ciò che tutti sappiamo bene e e quando si va sul mercato l’orgoglio di essere calabresi in Italia e nel Mondo non è sufficiente se il Brand è perdente rispetto a quello della Toscana o del Veneto, etc. Propongo a chi ha scritto l’articolo di leggere bene l’articolo del Corriere della Calabria nel quale l’Imprenditore Mario Brogna spiega benissimo cosa accade sul mercato a danno della produttività calabrese. Dunque, mi chiedo: qual’è il messaggio serio che in questo articolo ha trasmesso questa infelice considerazione? l’avere difeso tutte le Aziende Agricole della Calabria, per il Consigliere Alfonsino Grillo o per chi ha redatto l’articolo, significa essere stati sconfitti sul campo? …O, forse, al contrario, è chi usa queste frasi a comunicare alla società civile che può fare a meno delle regole, del buon senso, del bene comune? Chi ha usato questa frase pensando di fare male gratuito alla Fondazione “Paolo di Tarso” ha forse pensato che per colpa di questa legge fatta per garantire finanziamenti di milioni di Euro dell’Europa a Nicotera rimarranno escluse tutte le Aziende Agricole della Calabria? E poi, mi chiedo: quale sarebbe il campo sul quale sarebbe stata sconfitta la Fondazione “Paolo di Tarso” che produce tanto interesse per i suoi progetti da meritare l’attenzione del Capo dello Stato? Inoltre, e concludo, vista la miseria morale nella quale certa carta stampata da sempre galleggia, il Quotidiano della Calabria, per dovere di cronaca, non avrebbe forse fatto bene a chiedere al Consigliere Alfonsino Grillo il perché non ha accettato la richiesta della Fondazione “Paolo di Tarso” di essere invitata a relazionare al Consiglio regionale prima della votazione?
In ogni caso il redattore ritiene che quando gli imprenditori e le Associazioni di categoria comprenderanno effettivamente il danno che hanno ricevuto da questa Legge che crea figli si e figli no e cioè gente che viene finanziata di default e gente che non lo sarà mai perché non appartenente alla Città eletta dalla legge balorda proposta da Grillo, allora si che ne sentiremo delle belle. Queste cose si sa, prima o poi vengono fuori come prima o poi vengono fuori le ingerenze che le istituzioni serie e oneste debbono vivere anche all’interno di certi Enti camerali che dimenticano il loro ruolo primario: difendere e promuovere gli Imprenditori e il Commercio.
Intanto un grazie alla Fondazione “Paolo di Tarso” per la coerenza e il coraggio con la quale ha e sta affrontando questa bella battaglia di civiltà per il lavoro del Mezzogiorno d’Italia e non ultimo i nostri complimenti per l’opportunità che sta offrendo a molti giovani indirizzandoli concretamente verso i mercati innovativi.