La Crisi economica sottrae potere d’acquisto di Cibo Sano e costringe i cittadini over 65 ad acquistare cibo spazzatura. Con pochi euro in tasca si può ricorrere esclusivamente a cibi ricchi di grassi e all’Alcol.
È la dieta verso la quale si sta orientando una fetta della popolazione anziana in Italia, quella alla quale la crisi economica ha sottratto potere d’acquisto e l’exit strategy è quella di frequentare, almeno nelle grandi città come Roma e Milano, gli happy hour, dove sono accessibili, per una modesta cifra, cibi e soprattutto, alcolici. È «l’elemento emergente» che rileva Emanuele Scafato, dell’ Istituto Superiore di Sanità e direttore dell’Osservatorio nazionale sull’alcol, alla vigilia della Giornata Mondiale della Salute che si celebra sabato in tutto il mondo.
IL FENOMENO – Il fenomeno dell’abuso di alcol tra gli anziani è tipicamente maschile. Secondo gli ultimi dati disponibili, ad eccedere con il consumo di alcolici nella fascia d’età compresa tra 65 e i 74 anni è il 47,4% degli uomini. Superati i 75 anni, la percentuale scende al 40,3%, per un totale di circa 2,2 milioni di uomini anziani. Tra le donne, le percentuali sono più basse: le consumatrici a rischio (tra i 65 e i 74 anni) sono il 13,3%. Il problema ha un notevole impatto anche sui costi sanitari poiché il prolungato abuso di alcol spesso provoca patologie come la cirrosi epatica alcolica, malattia per la quale la percentuale dei ricoveri ospedalieri ha registrato una crescita di quasi 10 punti percentuali passando dal 26,3% al 36,4% tra il 2000 e il 2009. Corriere della Sera – ComunicareITALIA