Cina regina mondiale del falso. E pensare che solo alcune settimane addietro, a proposito del settore Alimentare italiano funzionari cinesi hanno dichiarato che l’Italia è un paese di taroccatori. In breve “il toro che chiama cornuto l’asino”. A Palmi un nuova operazione condotta con successo dalla Guardia di Finanza ha sequestrato centomila oggetti con il marchio ‘Thun’ contraffatto. Gli oggetti sono stati trovati in un capannone, dentro degli scatoloni. I finanzieri hanno accertato che gli oggetti con il marchio contraffatto della ditta altoatesina, venivano importati direttamente dalla Cina dal commerciante a cui sono stati sequestrati e che e’ stato denunciato.
CINA REGINA DEL FALSO – SOSTENERE LA GUARDIA DI FINANZA
Se l’Italia non riuscirà a porre un serio limite di frontiera all’importazione la crisi finanziaria di ritorno divorerà completamente quella parte sana del Sud Italia e, in generale dell’Italia tutta che fa fronte all’import-export del falso. Intanto i complimenti della Redazione de Il Parlamentare.it alla Magistratura Competente e alla Guardia di Finanza.
Andrebbe detto ai politici italiani, che se discutessero meno di banalità sulle televisioni nazionali e investissero, invece, parte di queste ore preziose e costose di comunicazione verso questo lavoro quotidiano della Guardia di Finanza, i rappresentanti dei vari uffici del Governo cinese, invece di rilasciare dichiarazioni inopportune che ledono profondamente anche l’alta dignità degli onesti lavoratori, potrebbero rimediare ai prolassi dell’esportazione cinese e all’esondazione irrefrenabile del loro prodotto “falso”, a vantaggio di un mercato fondato sulla legalità e, dunque, su un modello economico meglio distribuito e organizzato.
A questo punto è molto importante il nostro lavoro di “coniatori” dell’informazione della Rete poiché l’informazione in Rete resta per sempre. Questo bagaglio di memoria produce bene a chi fa il bene e male a chi opera in mala fede. Significa che la Cina, continuando così, avrà in rete una cospicua letteratura in terra mondiale, grazie alla quale i giovani si formano, che dirà esattamente come stanno le cose. Dunque e senza mezzi termini diciamolo: la Cina è la Regina del mercato del falso, dell’imitazione, del mercato illegale.
Questo sistema che sta asfissiando il nostro modello economico sano (non certo quello della ‘ndrangheta), non produce bene neanche a quei cinesi che, invece, lavorano onestamente per un futuro comune e migliore.
Detto questo va evidenziato che il mercato dell’autenticità va, invece, sostenuto con politiche reali che agiscano direttamente sul credito bancario alle piccole e medie Aziende italiane. Sono esse, infatti, che hanno dato spessore al termine “Made in Italy” grazia all’indefesso lavoro di mastri Artigiani che detengono il primato storico che vuole l’Italia madre della Cultura occidentale: la più imitata al mondo.