Altri sette giorni di fermo per i marò accusati di aver ucciso i due pescatori indiani. Lo ha stabilito il giudice della corte di Kollam. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dovranno quindi rimanere in India. Intanto Mario Monti ha desiderato «rassicurare le famiglie» sull’impegno del governo per la liberazione.
LA NAVE- Secondo il sottosegretario agli Esteri , Steffan de Mistura «dopo l’ispezione della nave, si dimostrerà che è giusta la nostra versione». Solo che la perquisizione della petroliera Enrica Lexie, non sarebbe possibile oggi a causa di una serie di ostacoli tecnici e legali. Secondo quanto si è appreso dalla stampa locale, l’autorità portuale di Kochi non ha finora permesso alla nave, che si trova al largo a cinque miglia nautiche, di tornare al terminal petrolifero dove era ancorata nel fine settimana.
IL GOVERNO- «Il governo è impegnato in tutte le sue articolazioni e in ogni minuto per consentire ai due fucilieri della Marina militare a Kerala di sentire la vicinanza della Repubblica italiana», lo ha spiegato il premier Monti nel suo intervento all’inaugurazione del nuovo anno accademico alla Scuola ufficiale dei Carabinieri a Roma. Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola si è raccomandato «di misurare i toni per far conseguire alla politica e alla diplomazia i risultati che tutti ci auspichiamo».
IL RICORSO ITALIANO- Intanto l’Alta Corte del Kerala ha deciso a Kochi di rinviare a martedì la sentenza sul ricorso dell’Italia contro la denuncia per l’omicidio dei due pescatori. Ma ha anche chiesto al governo indiano e a quello locale di precisare le loro posizioni in una contro-memoria.