Santo Versace ha trovato il coraggio di esprimere il suo pensiero in merito al lavoro svolto da Silvio : Berlusconi: “tante belle parole, ma fatti zero”. Versace commenta in un’intervista al periodico online ‘Patto Sociale’, la sua uscita dal Pdl. ”Non abbiamo rispettato il programma con cui siamo stati eletti, non abbiamo eliminato le province, non abbiamo tagliato la spesa pubblica e abbiamo aumentato le tasse. Sessanta miliardi di euro sono persi grazie alla corruzione e non e’ solo colpa della crisi, c’e’ un problema di etica, anche interno al partito”.
Uscita strategica quella di Versace dal Pdl, prima che gli italiani potessero immaginare che il suo silenzio fosse dovuto ad una situazione di comodo e che questo andazzo appena denunciato nella sua peggiore declinazione anche dal Presidente della CEI Angelo Bagnasco.
Versace ha inviato questa mattina la lettera al presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto e al Presidente della Camera Gianfranco Fini. Testo secco, di mera comunicazione: “Illustrissimo Presidente le comunico che a far data da oggi, giovedì 29 settembre 2011, lascio il gruppo del Pdl per aderire al Gruppo Misto come deputato non iscritto ad alcuna componente”.
“Stamattina – ha raccontato lo stesso Versace al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’ – ho lasciato il Pdl, è il mio regalo per Berlusconi. E’ una decisione che è arrivata oggi ma che maturavo da tempo. A me piace lavorare, e nel Pdl non hanno bisogno di uno che lavora. D’altra parte io ho cominciato a lavorare solo nel 1950, si vede che ho poca esperienza rispetto a loro”.
“L’ultimo regalo che ho fatto al Pdl ieri – ha affermato ancora- è stato di non andare al voto su Romano, perché non volevo votare la fiducia. Io non voglio accusare nessuno e spero venga assolto. Però i miei amici siciliani mi hanno detto: fai quello che faremmo noi, vota la sfiducia”.