3 C
Rome
venerdì, Novembre 22, 2024

Temonti: Finanziaria come Titanic – se va a picco non si salva neanche Prima Classe

Must read

Harris ammette, Trump si prepara a prendere il potere

la vicepresidente degli Stati Uniti ha reso noto di avere perso contro Trump ma comunica al suo elettorato che la battaglia continuerà....

Germania nel caos verso il voto anticipato, Scholz licenzia Lindner

Berlino, 7 nov. (askanews) – Germania a un passo da elezioni anticipate dopo che il Cancelliere Olaf Scholz ha destituito il ministro...

Fukushima, recuperato campione residui radioattivi da reattore

Roma, 7 nov. (askanews) – La Tepco, compagnia che gestisce la centrale nucleare Fukushima Daiichi, teatro del peggiore incidente atomico dopo Cernobyl,...

A Cerisano il Movimento NOI si candida alla rinascita economica e culturale

Redazione de ILPARLAMENTARE.IT/ Si è tenuta a Cerisano la presentazione della candidatura del Movimento sturziano NOI alla guida della Città, in occasione...

Giulio Tremonti su IL PARLAMENTARE.IT

“Oggi in Europa c’é l’appuntamento con il destino: la salvezza non arriva dalla finanza ma dalla politica. Ma la politica non può fare errori”. Anche perché “é come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri in prima classe”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in aula a Palazzo Madama.

L’impatto della manovra, dopo le correzioni in Senato, sale oltre i 70 miliardi al 2014. Lo afferma il relatore alla manovra Gilberto Pichetto Fratin. Ecco il calcolo: nel 2013 era previsto un impatto di 17,8 miliardi che con le correzioni (più 6 miliardi) sale a 23,8. Nel 2014 invece prima erano previsti 25,3 miliardi ai quali vanno aggiunti i 22 miliardi del Senato per un totale di 47,3 miliardi. L’impatto complessivo sei due anni sale così ad oltre 70 miliardi.

TAGLIO A TUTTE AGEVOLAZIONI, ANCHE FAMIGLIE – Il taglio alle agevolazioni fiscali sarà indistinto. Cioé riguarderà tutte le 483 voci di agevolazione attualmente previste. Il taglio sarà lineare e sarà del 5% nel 2013 e del 20% a partire dal 2014. Riguarderà, tra l’altro, i figli a carico, le spese per la sanità, i redditi da lavoro dipendente, gli asili, gli studenti universitari. Questo anche se – spiega il relatore Gilberto Pichetto Fratin – “il governo con successivi decreti potrà decidere di escludere alcune categorie”.

GOVERNO PONE QUESTIONE FIDUCIA IN AULA SENATO – Il governo ha posto la questione di fiducia sulla manovra in aula al Senato.

NAPOLITANO, PRESTO OCCORRERANNO ALTRE PROVE COESIONE – “Nel prossimo futuro occorreranno altre prove di coesione”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondendo ad una domanda su cosa fare per stabilizzare i conti pubblici. “Restano delle questioni aperte dopo l’approvazione, prevista domani, del decreto legge del governo. Giudico molto positivo l’accordo sui tempi. In quattro e quattr’otto nessuno poteva pensare ad un accordo anche sui contenuti. L’accordo raggiunto è il segno di una comune percezione da parte di tutti dei rischi a cui è esposta l’Italia e di una comune assunzione di responsabilità”. Realizzare la coesione necessaria anche in futuro, ha sottolineato Napolitano, “dipenderà da tutti, maggioranza ed opposizione, realtà sociali ed istituzioni che contano nel nostro paese”.

TREMONTI, CONTIENE 16 AZIONI PER CRESCITA – “La manovra contiene 16 nuove azioni per la crescita: dal credito per la ricerca ai contratti per la produttività, da processo civile, al turismo”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in aula a Palazzo Madama

‘NO PAREGGIO? MOSTRO DEBITO CI DIVORA’ – “Senza il pareggio il mostro del debito che viene dal passato divorerebbe il nostro futuro”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in aula a Palazzo Madama

‘SIAMO DIVERSI MA NON TROPPO DIVISI, IL PAESE CI GUARDA’ – “Il paese ci guarda: siamo diversi certo ma non troppo divisi. Per questo sono orgoglioso di essere con tutti voi”. Così il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha concluso il suo intervento sul decreto della manovra in aula a Palazzo Madama, rivolto a maggioranza ed opposizione.

‘IN COSTITUZIONE IL PAREGGIO BILANCIO’ – ” E’ necessario introdurre in Costituzione la regola d’oro del pareggio di bilancio”. Lo ha detto il ministro dell’ Economia, Giulio Tremonti, intervenendo in Aula al Senato sulla manovra correttiva.

‘VINCOLO PAREGGIO E’ ASSOLUTO’ – Il vincolo del pareggio di bilancio “é assoluto”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in aula a Palazzo Madama ribadendo che questo vincolo va inserito nella Costituzione.

‘TRATTATI SONO COME MATRIMONI PER BUONA E CATTIVA SORTE’- I trattati internazionali “come matrimoni, nella buona e nella cattiva sorte. Non così i trattati dell’Unione”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in aula a Palazzo Madama. “E’ un problema di credibilità e fiducia politica: perché credere a una moneta – dice riferendosi all’euro – governata da 17 governi e controllata da 17 parlamenti?”.

‘SPECULAZIONE? PROBLEMA E’ DI CREDIBILITA” – ‘Piu’ che di speculazione di tratta di un problema di credibilità e fiducia nella politica”. Lo ha detto il ministro dell’ Economia Giulio Tremonti, prima delle dichiarazioni di voto del Senato sulla fiducia posta sulla manovra, riferendosi a quanto è successo in borsa venerdì e lunedì scorsi.

‘CRISI SI AGGIRA COME MUTANTE,OGGI HA FORMA GRECIA’ – Secondo Tremonti, “la crisi si aggira nel mondo come un mutante che oggi prende la forma della Grecia.

‘MERCATI NON RIFLETTONO FORZA AREA EURO’ – “Siamo dentro un paradosso: la percezione dei mercati dell’area euro non riflette la sua forza e ai primi tre posti tra Paesi considerati più rischiosi ci sono tre Paesi europei. Oggi i mercati finanziari ritengono ad alto rischio l’investimento in Paesi che rappresentano il 40% del Pil”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in aula a Palazzo Madama.

‘VINCOLO PAREGGIO E’ ASSOLUTO’ – Il vincolo del pareggio di bilancio “é assoluto”. Lo afferma il ministro dell’Economia.

‘NON CORRETTO DIRE NON C’E’ STATO SVILUPPO’ – “Non è corretto dire che non è stato fatto sviluppo, se non ci fosse stata la tenuta dei conti pubblici non ci sarebbe stato neanche il pil che c’é stato”. Lo afferma nell’ Aula del Senato Tremonti, replicando agli interventi del’ opposizione.

‘ORA DURO LAVORO NEL PAESE E PER PAESE’ – Ora serve ‘un duro e responsabile lavoro comune nel Paese e Per il paese”. Lo afferma il ministro Tremonti

‘IL PIL NON SI PUO’ FARE PER LEGGE’ – Il bilancio pubblico “si fa per legge, ma il Pil non si fa solo per legge, servono decreti come questo e si può fare anche di più”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, durante il suo intervento in aula al Senato. Tremonti poi difende la manovra: “non si può dire che dal lato dello sviluppo non è stato fatto niente finora. Non è corretto. Senza la tenuta del bilancio pubblico neppure si sarebbe fatto il Pil che c’é stato finora”.

L’IRA DELLE REGIONI, VERGOGNOSO SCARICABARILE – “Lo squilibrio dei tagli proposti dalla manovra che gravano in modo insopportabile su Regioni e Enti locali, basti pensare che poco meno del 50% dell’intervento finanziario grava sui bilanci delle Regioni, rappresenta un’ingiustizia e necessita di un serio riequilibro”: lo afferma in una nota il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, secondo il quale “l’idea di dar luogo ad un vergognoso scaricabarile istituzionale non è certo praticabile”

AL VIA ESAME AULA SENATO – E’ cominciato alle 9,30 l’esame dell’Aula del Senato sulla manovra di bilancio approvata nella notte dalle commissioni. L’ok dovrebbe arrivare con un voto di fiducia in entrambi i rami del Parlamento. Dopo il via libera di Palazzo Madama, l’aula di Montecitorio, dopo un breve passaggio formale in commissione, dovrebbe di fatto solo ratificare il testo. Stasera verrebbe chiesta la fiducia e il via libera definitivo arriverebbe domani in serata. In nottata la commissione bilancio ha dato il via libera agli emendamenti del relatore, due dei quali sono stati riformulati. Ok anche a una delle proposte di modifica delle opposizioni, riguardante le sentenze inappellabili. Dei due emendamenti riformulati uno riguarda il patto di stabilità interno con un ‘addolcimento’ dei criteri per individuare gli enti locali virtuosi. Inoltre tra le Regioni che saranno sanzionate per non aver rispettato il patto di stabilità, non saranno annoverate quelle che hanno dovuto affrontare un rientro dal deficit sanitario. Anche l’emendamento riguardante l’ammortamento per le concessionarie e l’imposta sui depositi titoli è stato modificato. In particolare è sta rimodulata la tassa sui depositi titoli per gli anni a partire dal 2013. Mentre sugli ammortamenti è stato tolto quello al 2% per le società diverse da quelle autostradali e trafori. Arriva invece un aumento dello 0,30% dell’Irap (dal 3,90 al 4,20) per i concessionari non autostradali mentre per i concessionari autostradali e trafori scende dal 5 all’1% la deducibilità del fondo spese di ripristino. ANSA

 

 

- Advertisement -

More articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -

Latest article

Harris ammette, Trump si prepara a prendere il potere

la vicepresidente degli Stati Uniti ha reso noto di avere perso contro Trump ma comunica al suo elettorato che la battaglia continuerà....

Germania nel caos verso il voto anticipato, Scholz licenzia Lindner

Berlino, 7 nov. (askanews) – Germania a un passo da elezioni anticipate dopo che il Cancelliere Olaf Scholz ha destituito il ministro...

Fukushima, recuperato campione residui radioattivi da reattore

Roma, 7 nov. (askanews) – La Tepco, compagnia che gestisce la centrale nucleare Fukushima Daiichi, teatro del peggiore incidente atomico dopo Cernobyl,...

A Cerisano il Movimento NOI si candida alla rinascita economica e culturale

Redazione de ILPARLAMENTARE.IT/ Si è tenuta a Cerisano la presentazione della candidatura del Movimento sturziano NOI alla guida della Città, in occasione...

Guerra Russo-Ucraina: oltre 50 mila soldati russi morti.

Cause della guerra:Le cause delle guerre possono essere molteplici: politico-militari, territoriali, economiche e religiose.La guerra tra Russia e Ucraina ha radici...