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martedì, Dicembre 3, 2024

Movimento NOI, Fabio Gallo alla politica sul caso del Liceo Scientifico: “FERMI tutti”

Gli Studenti: "Lotteremo fino alla fine per salvare la sua identità”

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Ad ottobre 2023, una marcia silenziosa è partita dalla sede in via Morrone del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Cosenza per raggiungere la sede della provincia in piazza XV Marzo. La manifestazione pacifica di studenti, docenti, personale amministrativo e collaboratori scolastici è stata indetta dall’intero consiglio di istituto perché preoccupati per il dimensionamento scolastico che potrebbe portare ad accorpare lo storico e prestigioso liceo con altri istituti. Il timore maggiore che tale dimensionamento e accorpamento ad altri istituti possa far svanire la storia prestigiosa del liceo scientifico Fermi che vanta dei riconoscimenti importanti come l’internazionale con l’università di Cambridge o il biomedico.

Pubblichiamo qui a seguire la lettera dei rappresentanti del Consiglio d’Istituto del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”: Niccolò Perrotta, Giorgio Parise, Cristian Morrone e Luigi Totera.

A distanza di mesi, purtroppo, siamo ancora qui a far sentire, o meglio cercar di far sentire e valere, la nostra voce in merito alla questione del dimensionamento. Noi ragazzi del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Cosenza viviamo tuttora nella totale incertezza per quanto concerne il futuro della nostra scuola. Dopo 6 anni dalla dichiarazione di inagibilità del plesso di Via Isnardi, dallo stanziamento di 8 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione del nuovo edificio, l’opera tanto promessa dalla Provincia non ha mai portato all’ultimazione dei lavori e all’inaugurazione del nostro plesso. Proteste, sit-in e mobilitazioni varie, sembrano non sortire alcun effetto delle istituzioni, che si dimostrano latitanti nei confronti della nostra richiesta di ascolto. Noi studenti, ma ancor prima esseri pensanti, abbiamo unito le nostre forze, ci siamo stretti in una social catena, per far valere i nostri diritti. Affrontando attivamente il problema e con raziocinio, più e più volte siamo scesi in campo, come una vera squadra, all’insegna dell’istruzione e della buona scuola. Tante volte hanno cercato di ostacolarci, mettendoci bastoni insinuosi tra le ruote, ma nonostante tutto siamo ancora qui, a lottare per la completa autonomia del Liceo Scientifico Fermi, per la sua identità e le varie eccellenze che quest’ultimo offre.

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Liceo Fermi Cosenza

Per citarne alcune: l’indirizzo Internazionale, l’unico, al Sud, riconosciuto dal MIM e dall’Università di Cambridge (che potrebbe venir meno con l’attuazione del piano del dimensionamento scolastico nei confronti della nostra scuola); la Curvatura Biomedica, che offre ai nostri ragazzi una adeguata preparazione in vista dei temuti test d’ingresso per la facoltà di Medicina, tra le poche, convenzionata con l’Ordine dei Medici di Cosenza e il MIM. Eccellenze che però, hanno sofferto della mancata sede che ha fatto calare il secolare prestigio del nostro Liceo, con un conseguente drastico calo di alunni. Dalla sera alla mattina, la nostra scuola si è trovata sprovvista di una sede unica; le aule e gli studenti sono stati sparsi per tutta la città, fino ad essere dislocati in ben 4 plessi distinti, creando una diaspora generale. Da 1050 alunni, si è arrivati a sfiorare i 500 solo due anni dopo. A sottolineare la grande storia e il grande credito che contraddistinguono il nostro Liceo, oggigiorno il trend delle iscrizioni è in grande crescita, fino ad avere quasi 200 iscritti nelle attuali prime classi.

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Gli studenti del Liceo Scientifico E. Fermi in piazza per protestare contro il dimensionamento

Questi dati permettono, dunque, l’applicazione di una deroga presente nelle linee guida regionali per la definizione del Piano di Dimensionamento che riguarda plessi delle scuole che sono stati soggetti a eventi calamitosi che hanno causato un repentino calo di iscritti che a noi non è stata concessa, a differenza di altre scuole sul territorio provinciale. Ergo, non sarà qualche no a fermarci, finché rimarrà anche un solo briciolo di speranza al quale aggrapparci, lo faremo con tutte le nostre forze, ricorrendo, se necessario, anche al Tar ed eventualmente al Consiglio Di Stato.

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