Apprendiamo dalla stampa del lamento del Sindaco di Rende Marcello Manna che ancora una volta si mostra preoccupato del serio rischio di non riuscire a spendere i fondi destinati al territorio dall’Europa. Ci chiediamo come sia possibile che non si riesca a passare dal lamento all’azione progettuale, avendo a disposizione sul territorio esperti di settore estremamente quotati che si lasciano ai margini del perimetro decisionale di chi, inizia a svelarsi chiaro, non ha competenza in materia e se la prende con il mondo, con il poco personale, con il Governo centrale, quanto chi ha un minimo di lucidità progettuale e competenza sa bene che programmare e spendere i fondi dipende solo ed esclusivamente dalle competenze. Che non tutti posseggono.
Nel corso dell’inaugurazione del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI alla quale hanno partecipato i Sindaci Franz Caruso e Marcello Manna – per parlare di ciò che abbiamo toccato con mano – infatti, abbiamo assistito ascoltato un gruppo di professionisti di settore che si sono proposti per affiancare i Comuni di Cosenza e Rende nel settore della programmazione e progettazione di fondi europei. Proposta ribadita in tempi diversi e stranamente, nonostante il continuo lamento, caduta nel vuoto. Ciò evidenzia senza mezzi termini che le competenze non sono gradite perché, evidentemente, fermerebbero il pianto uggioso dei Sindaci.
Si è assaliti da dubbi e perplessità e ci si chiede se questi lamenti siano reali oppure strumentali a preparare il terreno del loro fallimento che, a nostro parere, deve essere assolutamente esorcizzato se non altro perché il mondo del lavoro ne subirebbe un trauma senza precedenti nel peggior momento dal dopo guerra ad oggi. Altro che ripresa e resilienza! Si parla di miliardi e miliardi che, se non spesi, procureranno un divario non più sanabile tra Nord e Sud e tra Calabria e resto dell’Europa. Ma il problema non è il divario e basta, bensì il livello di sacrifici che le amministrazioni imporranno ai cittadini, oltre quelli attuali giunti al massimo del sopportabile, per pagare ulteriori debiti e dissesti causati da cattiva gestione e incapacità politica. A ciò si aggiunga che anche a livello regionale in Calabria, nonostante mille proclami che hanno annunciato vere e proprie rivoluzioni, nulla di concreto è accaduto, Basta guardare al settore Sanità per non avere alcun dubbio.
Ancora più grave è che non esiste un’idea reale di sviluppo sostenibile del territorio in quella realtà che dovrebbe diventare Città Metropolitana. A Cosenza emerge l’incapacità di programmare il futuro sostenibile della Città che sia in grado di andare oltre quanto già messo su carta dall’ex Sindaco Mario Occhiuto, tra l’altro in dicotomia con l’Agenza 2030 in tema di sostenibilità ambientale come il completamente di Viale Mancini e la probabile realizzazione di una metro di superficie vetusta e non sostenibile economicamente da piccole Città come Cosenza e Rende. La prima, tra l’altro in dissesto finanziario per centinaia di milioni di euro. In tal senso, l’Amministrazione dovrebbe programmare per alleggerire i cittadini dal gravame prodotto dal dissesto e non per aggravarlo.
Una cosa è certa: chi lascerà che si perdano fondi del PNRR ne risponderà alla società civile. Il Movimento NOI è chiamato dai cittadini a pronunciarsi su molti argomenti e si pone a sentinella critica con la sua azione civica quotidiana per vegliare sull’andamento di tutti i settori strategici che possono assicurare il benessere della cittadinanza ed il rispetto dei diritti dei deboli.