In seguito al bombardamento da parte della Federazione Russa del Teatro di Mariupol al cui interno erano rifugiati in centinaia con il rischio di una strage, il ministro Dario Franceschini ha offerto “i mezzi e le risorse” per ricostruire l’importante teatro, bombardato mercoledì dai russi. La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” specializzata in digitalizzazione di Beni Culturali di pregio che dalla Capitale ha sede anche nella Città di Cosenza dalla quale si adopera per la digitalizzazione dei beni culturali del Mezzogiorno, ha comunicato questa mattina al ministro Franceschini che è pronta a fornire le sue tecnologie proprietarie dedicate alla valorizzazione e tutela da calamità naturali e che possono contare su 20 anni di grandi successi nel settore.
IL MESSAGGIO DI ZELENSKY
“Grazie a Dario Franceschini. Hai dato un buon esempio da seguire. Insieme ricostruiremo il Paese fino all’ultimo mattone”. Così il presidente dell’Ucraina Zelensky ha commentato su Twitter l’offerta del ministro della Cultura italiano di offiere a Kiev “i mezzi e le risorse” per ricostruire il teatro di Mariupol, bombardato mercoledì dai russi.
LA DISPONIBILITA’ DELLA FONDAZIONE CULTURALE “PAOLO DI TARSO”
“Siamo pronti a fornire al ministro Franceschini le nostre competenze e tecnologie leader nel settore della Digitalizzazione – dichiara – Fabio Gallo per la “Paolo di Tarso” – fondamentali per la ricostruzione di un bene culturale, come dimostrato per la Cattedrale di Notre Dame de Paris ove la ricostruzione è partita da una grande opera di ricostruzione digitale.
Dopo avere digitalizzato nel 2003 uno dei fondi librari più celebri del mondo, quello dell’Archivio Vaticano del Santo Padre custodito dal Capitolo Lateranense, la Fondazione “Paolo di Tarso” (San Paolo, ndr.), ha investito anni di ricerca nel campo della digitalizzazione dei Beni Culturali sia ai fini della valorizzazione che della tutela da calamità naturali, ottenendo uno standard proprietario di alto livello grazie al quale ha digitalizzato centinaia di beni culturali italiani e fondato il primo Museo Digitale Italiano per assicurare alle generazioni il diritto allo studio e alla conoscenza, in linea con le direttive ministeriali ed europee.
Ricordiamo tra i sui lavori quello che si rese indispensabile per la ricostruzione della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami al Foro Romano che sorge sul Carcere Mamertino, che vide prigionieri dei romani San Pietro e San Paolo Apostoli. Fortunatamente la Fondazione digitalizzò la spettacolare opera lignea prima del crollo avvenuto fatalmente il giorno 30 agosto 2018 (vedi qui) e grazie a queste immagini in altissima risoluzione il Ministero e la Diocesi di Roma hanno potuto ricostruire il celebre tetto ligneo. Noi siamo pronti a recarci sul luogo, se il ministro lo riterrà appena sedate le attività belligeranti”.
Oltre che nella Capitale la cui sede legale è presso la Basilica dello Stato, socio fondatore della stessa Fondazione, la “Paolo di Tarso” ha aperto una sede operativa a Cosenza e fondato il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI presso la Biblioteca Nazionale di Cosenza, offrendo la sua disponibilità gratuita a supportare il recupero della memoria di prestigiosi beni librari e digitalizzando il patrimonio culturale della Città Storica di Cosenza. Anche il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI con i suoi esperti, ha offerto la propria disponibilità a partecipare al progetto.