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sabato, Novembre 23, 2024

#Recovery, Hahn: prima emissione oggi, per l’Ue momento storico

Commissario al bilancio: Ecco i dettagli di un grande successo Ue

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Bruxelles, 15 giu. (askanews) – “Possiamo essere lieti e orgogliosi di questa prima emissione di bond per finanziare ‘Next generation EU’. Questo è davvero un momento storico per l’Europa: dimostra il potere innovativo e trasformativo dell’Unione Europea”. Lo ha detto il commissario Ue al Bilancio, Johannes Hahn, oggi a Bruxelles, durante la presentazione alla stampa dei risultati della prima emissione di eurobond sui mercati per l’ammontare record di 20 miliardi di euro, con cui verrà finanziato il piano di Recovery “Next Generation EU”.

Johannes Hahn – foto Rete

“Per capire che cosa significa questa prima emissione – ha detto Hahn -, ricordiamo che la proposta per ‘Next Generation EU’ era stata presentata dalla Commissione poco più di un anno fa, che era stata approvata dai Ventisette solo 11 mesi fa, nel secondo più lungo Consiglio europeo della storia, che l’approvazione del Parlamento europeo è arrivata a dicembre, e che gli Stati membri hanno completato le ratifiche” della decisione sul nuovo tetto delle risorse proprie “in un tempo record di cinque mesi, quando in passato per decisioni simili ci sono voluti 28 mesi”.

“Ora – ha affermato il commissario – è il tempo di investire nei progetti futuri, nel Green Deal e nella digitalizzazione. Next Generation EU non servirà solo a riparare, ma a trasformare le nostre economie”.
“L’emissione di oggi, pari a 20 miliardi di euro per bond con maturità a 10 anni e un tasso d’interesse inferiore allo 0,1%,, ha incontrato un’offerta degli investitori da 142 miliardi di euro”, oltre sette volte superiore, ha riferito Hahn, sottolineando che si tratta “del più alto ammontare mai emesso dal settore pubblico dell’Ue, sia a livello nazionale che europeo” in una singola “tranche”. Ciò “spiega quanto successo abbia avuto questa transazione”, ha osservato il commissario.

“Questo – ha continuato – è solo l’inizio: dovremo raccogliere in tutto 800 miliardi in prezzi correnti, e avremo altre due emissioni prima della pausa estiva, probabilmente una ancora a giugno e una a luglio. Poi, a settembre, emetteremo anche ‘EU bills’ (obbligazioni a breve termine, ndr) che daranno più flessibilità, e rivedremo i piani di finanziamento”, anche in base al panorama completo dei Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) che saranno stati nel frattempo approvati.
In autunno la Commissione comincerà anche ad emettere per la prima volta i suoi “green bond”, che alla fine, ha rilevato Hahn, “costituiranno il 30% del totale delle emissioni, circa 270-280 miliardi di euro in prezzi correnti, ciò che raddoppierà il valore dei green bond in circolazione sui mercati globali”.

“Ci attendiamo di raccogliere almeno 80 miliardi di euro entro la fine del 2021; le nostre emissioni rafforzeranno anche il ruolo internazionale dell’euro, con l’attenzione degli investitori per questi ‘safe asset’ europei”, ha sottolineato ancora il commissario.
Hahn precisato che all’emissione hanno risposto sottoscrizioni provenienti per “oltre il 50% dell’Ue, e per il 13% da Asia e Americhe” (di cui, ha precisato più tardi circa il “10%” solo dall’Asia, inclusa la Cina), e che gli investitori sono “per circa 1/4 banche centrali, il 37% società di gestione di fondi, e l’11% fondi pensione e di assicurazione”.
Una serie di banche (fra cui l’italiana Unicredit) che sono state multate dall’Antitrust Ue il 20 maggio scorso per aver partecipato a un cartello sui titoli di Stato, pur essendo qualificate nella rete dei ‘primary dealer’ per le transazioni, non hanno potuto acquistare i bond di questa emissione. “Abbiamo deciso per ora di escluderle”, ha confermato Hahn.
“Queste banche – ha spiegato – devono dimostrare che hanno adottato tutti i necessari rimedi chiesti dalla Commissione: ci aspettiamo che ci sottopongano tutte le informazioni richieste e le analizzeremo. Non so quanto tempo ci vorrà: dipenderà dalla qualità delle informazioni che ci avranno inviato. Ma sarà il più presto possibile, perché abbiamo interesse a includere tutti gli attori chiave e tutte le banche che sono qualificate per la rete dei ‘primary dealer’; ma gli aspetti legali vanno rispettati”, ha concluso il commissario.

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