Il presidente della Regione è sotto inchiesta per il periodo in cui era sindaco di Reggio Calabria. L’indagine riguarda gli incarichi affidati alla dirigente comunale del settore Bilancio Orsola Fallara, e ai relativi compensi stratosferici. La Fallara è stata trovata morta a dicembre, immediatamente dopo una conferenza agli Organi della Stampa e dopo avere telefonato ai Carabinieri.
A cura di Giuseppe Baldessarro. Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è indagato nella qualità di ex sindaco di Reggio Calabria, dalla Procura della città dello stretto, per abuso d’ufficio. L’avviso di garanzia gli è stato notificato, nell’ambito di un’inchiesta sugli incarichi affidati alla dirigente comunale del settore Bilancio Orsola Fallara, che si è tolta la vita ingerendo dell’acido muriatico nel dicembre scorso. La notizia diffusa dal Quotidiano della Calabria è stata confermata dal Procuratore Giuseppe Pignatone.
Giuseppe Scopelliti, accompagnato dal suo legale, Nico D’Ascola, giovedì pomeriggio è stato interrogato per tre ore dal dallo stesso Pignatone, dall’aggiunto Ottavio Sferlazza, che dirige le indagini sul caso Fallara, e dai pm Francesco Tripodi e Sara Ombra.
Al centro dell’inchiesta ci sono le somme che Orsola Fallara si sarebbe autoliquidata come rappresentante del Comune nella Commissione Tributaria Provinciale. Dalla documentazione acquisita dalla Procura quegli incarichi non gli potevano essere affidati. O meglio la dirigente non poteva essere retribuita per svolgerli da professionista esterno, essendo alla guida di uno degli uffici di Palazzo San Giorgio. Incarichi, tra l’altro, ben retribuiti. Una storia complessa, costata a Scopelliti l’accusa di “abuso d’ufficio”, in concorso con la stessa Fallara.
Agli atti figurano alcuni mandati di pagamento, che la manager dell’amministrazione comunale incassò nel
2009 e nel 2010. Compensi non dovuti, come accennato, oltre che stratosferici. Le cifre ammonterebbero infatti a diverse centinaia di migliaia di euro. Nel fascicolo compaiono anche alcune consulenze a professionisti esterni e interni all’amministrazione comunale su cui la magistratura ha espresso più di qualche perplessità. Il governatore Scopelliti dal canto suo si è detto “molto sereno e fiducioso”, spiegando che sulla vicenda “non intende aggiungere altro”.