a cura della Redazione/
L’altalena dei listini internazionali sembra fermarsi in territorio positivo. Le nuove mosse delle banche centrali, con la Bce che garantisce più flessibilità alle banche, la Fed che aumenta la frequenza delle operazioni repo e swap e la coordinazione dei due istituti con altre cinque banche centrali ridanno fiato ai mercati. Ma sul fronte europeo è soprattutto la Commissione europea a risvegliare i mercati dall’incubo coronavirus, con una misura “mai presa prima”: l’attivazione della clausola di salvaguardia del Patto di Stabilità. L’epilogo, in un momento “drammatico” per l’economia, e non solo, è una chiusura in netto rialzo per i principali mercati del vecchio continente.
Le buone notizie sul fronte economico danno vigore ai listini europei in chiusura. A Madrid l’indice Ibex chiude in rialzo dello 0,74% a 6.443,3 punti, seguita da Londra dove il Ftse100 guadagna lo 0,76% a 5.190,78 punti. A Francoforte il Dax segna un rialzo del 3,7% a 8.928,95 punti e a Parigi il Cac40 segna un incremento del 5,01% a 4.048,8 punti. Deciso rialzo dell’1,71% a 15.731,85 punti anche per Piazza Affari.
Anche Wall Street apre positiva, con il Dow Jones che segna un rialzo dello 0,77% e il Nasdaq del 2,3%. Ma la Piazza statunitense vira presto in territorio negativo. In calo il prezzo del petrolio, che chiude a 22,53 dollari al barile (Wti). Gli analisti di S&P tagliano di 10 dollari al barile le loro stime per il 2020, con i prezzi che dovrebbero attestarsi in media a 25 dollari a barile per il Wti e 30 dollari per il Brent.
Pochi minuti dopo il termine delle contrattazioni la Commissione europea annuncia di aver attivato la clausola di salvaguardia del Patto di Stabilità. Una misura “mai presa prima”, spiega la presidente Ursula von der Leyen in un video messaggio. “I governi nazionali potranno pompare nell’economia liquidità denaro fin quando ne hanno bisogno. Stiamo rilassando le regole di bilancio per fare questo”, ribadisce la presidente.
L’attivazione della cosiddetta ‘escape clause’ del Patto di Stabilità “apre la strada a una risposta forte e coordinata all’immensa sfida economica che dobbiamo affrontare tutti insieme. Sono fiducioso che il Consiglio darà il suo rapido accordo a questa proposta”, commenta il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.
L’azione dell’esecutivo Ue si coordina con quella delle banche centrali. La Bank of Canada, la Bank of England, la Bank of Japan, la Banca nazionale svizzera insieme alla Fed e alla Bce lanciano un’azione collettiva e aumentano la frequenza delle operazioni di swap a 7 giorni, portandola da settimanale a giornaliera. La Fed si attiva sui bond municipali e statali e inietta 1.000 miliardi al giorno nelle operazioni repo overnight. Anche la Bce introduce più flessibilità sugli Npl delle banche: le nuove misure adottate dall’Eurotower avranno 120 miliardi di euro di Cet1 aggiuntivo per erogare fino a 1.800 miliardi di nuovi prestiti a famiglie e imprese. Un bazooka internazionale forte e coordinato.
Fonte Il Tempo