Roma, 2 dic. (askanews) – “Tutto quanto avveniva sui tavoli europei, a livello tecnico e politico, era pienamente conosciuto dai membri del primo Governo da me guidato, i quali prendevano parte ai vari Consigli dei Ministri, contribuendo a definire la corale posizione dell’Esecutivo italiano sul tema”. Lo ha ricordato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’informativa alla Camera sul Mes.
“In particolare nel Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2018 – ha aggiunto -, il Ministro per gli affari europei, Paolo Savona, ha presentato la ‘Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno 2019′”.”E voglio anche richiamare l’attenzione sul passaggio della Relazione, condivisa dal Consiglio dei Ministri e poi approvata dal Parlamento – ha proseguito Conte -, in cui si dà atto che ‘Grazie anche all’iniziativa italiana, è stato evitato che nell’accordo finale fossero contemplate misure, chieste da diversi altri Stati membri, relative a meccanismi di ristrutturazione automatica del debito sovrano e al ruolo di ESM nella sorveglianza fiscale o nell’analisi di sostenibilità del debito e che ‘Il Governo ha dato seguito agli atti di indirizzo formulati dal Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati in relazione al pacchetto di proposte legislative e di comunicazioni presentate dalla Commissione Europea il 6 dicembre 2017 sui vari aspetti del completamento e rafforzamento dell’Unione Economica e Monetaria (UEM)’.
Il premier ha citato anche la seduta del 27 febbraio 2019 nella quale “il Consiglio dei Ministri ha preso atto, all’unanimità, di questo passaggio e nessuno dei ministri presenti, compresi quelli della Lega, ha mosso obiezioni sul punto e, in particolare, sulla relazione da presentare alle Camere. Entrambe le relazioni sono state presentate alle Camere e approvate definitivamente dal Parlamento dopo una ampia discussione sviluppatasi nel corso di diverse sedute delle Commissioni”.”
In particolare, la V Commissione bilancio della Camera, presieduta dall’on. Claudio Borghi, nella seduta del 6 marzo 2019, espresse parere favorevole sulla relazione programmatica con la seguente condizione: ‘siano adottate in tutte le sedi istituzionali dell’Unione europea iniziative volte a sospendere, ove possibile, ogni determinazione conclusiva in merito agli atti di cui in premessa, nell’attesa degli esiti delle prossime consultazioni elettorali per l’elezione del Parlamento europeo.Il parere favorevole viene condiviso dall’on. Claudio Borghi, presidente della Commissione e, in rappresentanza del Governo, il sottosegretario Massimo Garavaglia, nel prendere le distanze da un precedente intervento critico del deputato Bellachioma, ritiene equilibrata la proposta di parere favorevole poi approvata”.