a cura della Redazione/
Non è più tollerabile la situazione che vive la sanità calabrese e cosentina. Lo afferma in nota il Movimento cattolico NOI con particolare riferimento alla vicenda degli Operatori socio-sanitari esternalizzati Coopservice/Multiservice dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento. Il Portavoce nazionale Fabio Gallo, il Responsabile del settore Salute Angelo Falcone e la Responsabile del Settore Politiche Sociali Maria Luisa Celani, intervengono sulla questione degli OSS, Operatori Socio Sanitari di Cosenza, la cui situazione critica è generata dall’irresponsabilità e incompetenza della politica locale e regionale della Calabria che risulta commissariata da anni.
ANGELO FALCONE: OSS VITTIME DI IRRESPONSABILITA’ POLITICA
“Vale la pena ricordare – sostiene afferma Angelo Falcone – che si tratta di lavoratori ormai diventati insostituibili nelle mansioni che li vedono impegnati ormai da ben 25 anni come ausiliari ospedalieri di supporto alle attività sanitarie e che gli stessi hanno già partecipato a regolare concorso pubblico con la quota del 30% riservata ai dipendenti delle strutture private, incluso il personale delle Società dei servizi. Né può essere un’attenuante la disastrosa situazione della sanità in Calabria, di cui comunque andrebbero accertate le responsabilità, se questa vicenda finora non ha avuto un epilogo positivo considerando che in ogni caso, al di là dei vincoli imposti dal commissariamento, esistono le condizioni per una proroga della convenzione, in attesa della definitiva risoluzione della problematica che non può non passare attraverso l’internalizzazione dei lavoratori e dei servizi, così come già avvenuto per casi analoghi in altre realtà del nostro Paese”.
MARIA LUISA CELANI: ATTENZIONE ALLE NUOVE POVERA’. SIAMO AL COLLASSO
“Per questi motivi – aggiunge Maria Luisa Celani – nell’esprimere la più convinta solidarietà ai lavoratori interessati, sollecitiamo la Direzione Generale dell’AO, il Commissario alla Sanità, il Ministro della Salute e il Governo regionale, affinché vengano al più presto attivati tutti gli interventi adeguati alla risoluzione della problematica sollecitando, al tempo stesso, una maggiore attenzione del Governo nazionale sul “caso Calabria” in materia di sanità. Il caso dei 92 OSS di Cosenza, se non risolta, andrà ad aggravare anche i livelli di disoccupazione già elevatissimi che fanno di Cosenza la seconda Città più povera della Calabria e una delle più povere d’Italia, nonostante la politica locale voglia darne una immagine esteticamente diversa”.
FABIO GALLO: IL PROCURATORE GRATTERI LO HA DETTO IN TRE PAROLE
“Il Movimento NOI – conclude il Portavoce Fabio Gallo – condivide la riflessione del Procuratore Nicola Gratteri allorquando afferma che “…non è possibile che il 75% del bilancio della Regione sia destinato alla sanità e la sanità non funzioni”. Ciò significa che le cose non vanno per davvero e non possiamo che dedurne la grande incapacità di amministrare della classe politica regionale che si riflette nelle istituzioni preposte alla gestione. Proprio in questi giorni la ‘ndrangheta ha inficiato il legittimo operare dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, commissariata per questo disonorevole motivo. Per il Movimento cattolico NOI le responsabilità sono solo ed esclusivamente della politica calabrese che ha trattato negli ultimi 20 anni la Sanità fallendo totalmente”.