Introduzione di Fabio Gallo/
Una notte meravigliosa per molti italiani che speravano in una svolta, una qualsiasi svolta in grado di portare fuori dalla paura l’Italia, il mondo del lavoro, delle piccole e media imprese, della micro-economia che è l’economia italiana. Quella a cavallo del 4 e 5 Marzio 2018 è una notte passata già alla storia della Repubblica che apre al giorno nel quale, nonostante il sole alto, si vedono le Stelle, eccome se si vedono. Il Movimento 5 Stelle ha stravinto. E’ la prima forza politica in Italia e non è più il famoso voto di pancia, ma di testa e di cuore. Le due grandi sconfitte, in maniera speciale nel Sud Italia, sono Forza Italia e il PD che sprofondano proprio per la cattiva politica che da anni opprime il Mezzogiorno. E non è un caso che a porre il sigillo su questa tesi, sia proprio la Lega di Salvini che raccoglie il consenso di molti fuoriusciti da Forza Italia, ormai priva di efficacia e di quella parte di centrodestra che ormai è individuata come “malapianta” in Calabria. I grandi processi in atto a Reggio Calabria mostrano un paesaggio surreale della politica che mostra pervicacia nella corruzione e molto altro.
Oggi mi colpisce il messaggio che attingo da Facebook a cura del giovane e valente Avvocato Nunzia de Rose, Vicepresidente del Movimento Cattolico NOI che scrive:
NUNZIA DE ROSE RICHIAMA AL DOVERE DI RISOLLEVARE LE SORTI DEL PAESE
“Il voto è segreto e lasciamolo tale! Ma una piccolissima riflessione mi sia consentita… non fosse altro che per rassicurare i ” tuttologi sul web” (come ricorda l’espressione della nota canzone sanremese). L’aspetto più preoccupante tra i vari commenti è leggere di presunti profili psicologici relativi ai soggetti che hanno votato questo o quel partito oppure un movimento, abbandonandosi a giudizi anche personali, certamente inopportuni se consideriamo anche la piattaforma su cui vengono scambiate tali considerazioni. I dati allarmanti dovrebbero essere altri!!! Basti pensare che ci ritroviamo con le toppe sul sedere, con gli ospedali qui in Calabria, che entri da vivo ed esci da morto o comunque peggio di come sei entrato, con un turismo pari a zero, logiche clientelari, giovani disoccupati costretti a lasciare gli affetti, padri che scelgono il suicidio e famiglie a cui manca il pane, disabili abbandonati a loro stessi ed una politica che ha distrutto praticamente ogni settore della società civile.
E allora, stimati professionisti e non solo, che oggi sprecate del tempo ad analizzare un qualcosa di irrilevante, provate a cambiarla voi l’Italia… con i fatti, non con le parole. Perché si sa che a parlare, noi italiani, siam bravi tutti ma poi, a fare, molto meno. Con questo stato di cose NESSUNO HA VINTO.
ABBIAMO PERSO TUTTI!
Né vincitori né vinti, ma solo il dovere di impegnarci per risollevare le sorti del nostro Paese”.