La Banca centrale europea si è nuovamente schierata contro l’abolizione dei contanti. Una ipotesi che alcuni avevano in parte attribuito anche all’istituzione per la scelta, dettata da motivazioni che però erano di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento al terrorismo, di interrompere la stampa delle maxi taglio di banconote da 500 euro.
Ma “se l’Europa abolisse i contanti, reciderebbe l’unico legame diretto che c’è tra la gente e la moneta della Banca centrale”, ha affermato Yves Mersch, componente del Comitato esecutivo della Bce, che ha anche la delega sulle banconote, in un articolo sulla rivista Project Syndicate.
“In una democrazia, un legame di questo tipo aiuta a consolidare il favore pubblico verso l’indipendenza della Banca centrale, rafforzando la fiducia e il supporto delle persone nell’efficace condotta della politica monetaria”.
“La Bce continuerà a stampare banconote. Faciliteremo anche ulteriori sviluppi di soluzioni per pagamenti al dettagli innovative, integrate e competitive. Ma se un giorno il contante dovesse mai essere sostituito dalla moneta elettronica – ha avvertito il banchiere centrale – una decisione simile dovrà riflettere la volontà della gente, non la forza dei gruppi di lobby”.