Tutti ne parlano, tutti lo pensano ma nessuno ancora ha avuto il coraggio di dirlo: l’Italia va a Puttane! (da Treccani.it – “puttana s. f. [dal fr. ant. putain, caso obliquo di pute «donna di facili costumi», femm. di put (v. putto1)], volg. – 1. Prostituta, meretrice: andare a puttane, frequentare prostitute. Con uso fig., in espressioni ingiuriose: figlio di puttana, un gran figlio di p., persona disonesta, corrotta, spregiudicata, capace di qualsiasi azione; con valore attenuato, e spesso scherz., furbacchione. Con altro senso nelle locuz. fig. andare, mandare a puttana, o a puttane, andare, mandare in malora, trascurare e far rovinare qualcosa. 2. Per estens., persona (di sesso femminile o maschile) amorale, che si adegua per interesse alle circostanze, cambiando opinione e partito con estrema leggerezza e velocità; fare la p., fare il ruffiano, la ruffiana. 3. Talora anche in funzione di agg., in espressioni e in esclamazioni blasfeme o triviali: miseria p.!, porca p.! e sim ◆ Dim. puttanèlla (v.), poco com. puttanina; accr. puttanóna e anche puttanóne m.; pegg. puttanàccia e pop. puttanazza.”).
Basta la definizione di Treccani.it per capire che non si tratta di un’offesa a chi, in assenza di opportunità, vive di questo e, tra l’altro, a suo rischio e pericolo.
Ci riferiamo alla più ampia e complessiva definizione che Treccani.it ci offre e che abbiamo volutamente evidenziato in grassetto. Appropriata, appropriatissima.
Passatevi una mano sulla coscienza e diteci se le cose possono continuare così.
Con questo articolo non intendo fare una morale a nessuno anche perchè non ho alternative da proporvi ma solo una riflessione da condividere.
Se l’Italia continuerà ancora ad andare in discesa libera a consolidare quello che i religiosi hanno recentemente definito un “fenomeno di caratteristiche antropologiche” allora vorrà dire che saremo tutti andati a Puttane.
Ma cosa significa andare a puttane? come ci si riconosce aderenti a questa specie di partito “quello di chi manda tutto a puttane”?
Posso solo fare un esempio: un giorno Pier Paolo Pasolini cercando di far capire ad un suo caro amico quanto esso fosse ormai irrimediabilmente affogato nella presunzione gli disse: “sei così presuntuoso, ma così presuntuoso, che quando morirari e andrai all’inferno, sarai convinto di trovarti in Paradiso”. Dunque “al peggio non c’è mai fine” e, se non riflettiamo, questa massima pescata dalla saggezza umana si adeguerà con fare lascivo su tutti i vagoni che compongono il convoglio dello Stato.
Se l’Italia va a Puttane, andrà a Puttane la Giustizia, l’Economia, la Sanità, il Lavoro, i Diritti umani, la Scuola e l’Università quindi la Ricerca, il volto dell’Italia con il suo immenso Patrimonio Culturale, andrà a Puttane la Memoria e con essa i sacrifici dei nostri Padri e delle nostre Madri. Ma andrà anche a Puttane la capacità e la voglia di fare discernimento, di darsi un limite.
Se l’Italia va a Puttane allo stesso tempo andrà a Puttane il modo di rapportarsi tra noi stessi, il rapporto tra genitori e figli e tra persone e persone, tra vicini di casa e condomini; andrà a puttane anche la famiglia insieme ai valori della Chiesa e allora gli ammalati potranno anche morire e, fumare una sigaretta, avrà la priorità su un ammalato che dietro la porta necessita di cure.
Ma c’è un modo per misurare quanto le cose stiano andando a Puttane? Si, certo. Basta stare un attimo in silenzio per ascoltare la nostra coscienza che si scontra con tutte le notizie che apprendiamo dalla stampa, dalla televisione, dai programmi incentrati su argomenti che ci fanno sentire a disagio, ci deprimono, ci fanno sentire distanti da tutto, soli.
Parlo di tutti quei programmi televisivi stupidi e che si definiscono “d’intrattenimento” che sono studiati a tavolino da gruppi di psicologi di massa che sanno di cosa ha bisogno la popolazione media, quella alla quale si puù imporre la pubblicità e che ogni giorno si sostituiscono al dialogo con i nostri amici, genitori, fratelli, sorelle e che ti chiedono di votare per toglierti due euro che finiscono sempre nelle tasche di chi manda tutto a puttane. Se la tua coscienza dice che queste cose sono sempre le stesse e sempre incentrate sugli stessi politici, signorine e signorini buonasera con le labbra e i seni sempre più pompati, su programmi stupidi e incentrati sui “pacchi” o sui “soliti ignoti..”; se la tua coscienza s’interroga e si chiede se tutto questo sia giusto per la crescita del benessere culturale delle famiglie italiane , e se ti viene idea che la TV di Stato potrebbe, invece, dedicare la sua programmazione anche alla crescita del Paese, della sua economia, del suo artigianato, alle sue mille attività geniali, allora si, significa che anche tu sei cosciente delle cose che vanno a puttane e la misurazione è fatta.
Se poi hai seri dubbi su come viene usata la Giustizia in Italia e ancor più su come viene usato in italia il Potere Politico, quello che potrebbe distinguere tra bene e male, dare lavoro a chi studia e proteggere chi è impegnato in laboratorio per la ricerca, sostenere chi ha deciso di mettere su famiglia, di farsi una casa e di produrre e lavorare in italia, da italiano, allora è certo che la tua coscienza, quindi tu, sei convinto che l’Italia sia ormai andata a Puttane. Ne vogliamo parlare?