BRUXELLES – Il tasso di attività degli italiani è il più basso d’Europa, ed è superato da quello dei cittadini extra Ue, una tendenza contraria rispetto alla maggior parte dei Paesi europei. E’ quanto emerge dai dati di Eurostat sul tasso di attività dei cittadini Ue ed extra-Ue, che comprende la popolazione economicamente attiva, sia occupata che disoccupata, e misura l’offerta di lavoro. Il tasso di attività dei cittadini italiani si ferma ad appena il 67,9%, contro una media Ue di 77,3%. Un tasso così basso, viene facilmente superato da quello degli stranieri che in Italia è al 74,3%. La cifra comprende l’insieme di europei ed extra-europei ma, anche presi singolarmente, entrambi sono più elevati di quello italiano: il tasso di attività degli extra-Ue è 72,6%, quello dei cittadini di altri Stati Ue è 78%.
Gli altri Paesi Ue dove il tasso di attività dei cittadini extra-Ue supera quella dei locali sono Grecia (80,7% contro 72,6%), Slovenia (83,5% contro 75,7%), Slovacchia (81,3% contro 76,2%), Spagna (82% contro 78,7%), Cipro (81,5% contro 79,3%), Portogallo (80,9% contro 79%), Repubblica Ceca (79,2% contro 78,7%) e Ungheria (74,1% contro 73,8%). In tutti gli altri Stati Ue, il tasso di attività è inverso: gli extra-Ue sono meno attivi dei cittadini nazionali. Le differenze più ampie si trovano in Olanda (82,2% di nazionali contro il 59% dei paesi terzi), Finlandia (80,3% contro 61,5%), Germania (83% contro 64,7%), Francia (78,1% contro 62,4%), Danimarca (82,1% contro 66,5%), Svezia (87% contro 71,7%) e Belgio (74% contro 59,4%).
Fonte news e foto ANSA