(askanews) – La vista della delegazione del Congresso statunitense a Taiwan è in linea con l’impegno statunitense a sostegno della democrazia sull’isola. Lo ha dichiarato la Speaker della Camera, Nancy Pelosi, al suo arrivo a Taipei. “La nostra visita è una di varie delegazioni del Congresso a Taiwan – e non contraddice in alcun modo la politica di lunga data degli Stati Uniti, guidata dal Taiwan Relations Act of 1979, dai Comunicati congiunti Sino-americani e dalle Sei Rassicurazioni”. I deputati ribadiranno il sostegno americano per una libera regione indopacifica, e la contrarietà ad un cambiamento unilaterale dello statu quo dell’isola: gli Stati Uniti non possono rimanere a guardare mentre la Cina “minaccia Taiwan”, ha concluso.
“Una enorme provocazione politica”, così il ministero degli Esteri cinese ha definito la visita di Pelosi. La Cina “adotterà tutte le misure necessarie per proteggere la propria sovranità”, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri di Pechino. La Cina accusa gli Stati Uniti di voler “cambiare lo status quo” nell’isola, e ha chiesto a Washington di “smettere di interferire nella politica interna cinese, sostenendo le forze indipendentiste di Taiwan”.