Il Movimento civico NOI ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Mario Draghi ai quali chiede di spostare le elezioni regionali della Calabria e Amministrative di Cosenza in autunno. La lettera è indirizzata anche al Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, Al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, al Prefetto di Cosenza Cinzia Guercio ed al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri.
FABIO GALLO: LA DEMOCRAZIA IN CALABRIA E’ OSTAGGIO DEL BISOGNO
“Più di altre regioni italiane, la Calabria – ha scritto il Presidente del Movimento NOI Fabio Gallo – è estremamente fiaccata dalle conseguenze del Covid19 che, come mostrato ampiamente dagli organi di stampa nazionali, hanno letteralmente inginocchiato l’economia, sviluppato sacche di nuove povertà impensabili fino ad un anno addietro e reso la Democrazia ostaggio del bisogno.
VOTO A RISCHIO
Oggi – continua Fabio Gallo – il voto in Calabria è a rischio e qualcuno deve pur dirlo. Gli allarmi lanciati dalla Magistratura Antimafia sono chiari, riscontrabili nella realtà e tangibili. Andare alle elezioni nel momento in cui la gran parte dei cittadini della regione con il più alto tasso di disoccupazione sono deboli, significherebbe rendere il voto attaccabile dalle mafie, uniche a non avvertire il bisogno di buon senso, sicurezza, libertà nella scelta.
ANCORA NESSUNA CAMPAGNA VACCINALE
A ciò si aggiunga che la campagna vaccinale sulla popolazione in Calabria non è mai iniziata e senza di essa molti cittadini hanno e avranno timore di esporsi anche in occasione della raccolta firme ordinata ai Movimenti civici. Il ragionevole rinvio nella seconda parte dell’autunno 2021 (ottobre-novembre) – conclude la nota del Movimento NOI – consentirebbe al Governo centrale di giungere con una campagna vaccinale iniziata e di restituire ai cittadini sicurezza e speranza nella certezza del confronto politico aperto, alla pari e in piazza, ove necessario. Alla Democrazia, restituirebbe il suo stesso senso.