Corruzione elettorale. Con questa accusa è stato arrestato Luigi Incarnato commissario della Sorical (Società Risorse Idriche Calabresi), dalla Procura della Repubblica di Catanzaro all’interno dell’indagine “Rinascita-Scott” coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri.
Luigi incarnato (PD) secondo l’accusa, al fine di ottenere a proprio vantaggio il voto elettorale, avrebbe offerto a Pietro Giamborino (ex Consigliere regionale della Calabria) e Pino Cuomo (che accettavano l’accordo) la propria disponibilità a favorire gli interessi economico-imprenditoriali ai due, in quanto interessati alla realizzazione, nel Comune di Paola, di un centro di accoglienza straordinario per migranti richiedenti asilo, presentandoli al sindaco di Paola, Roberto Perrotta, e propiziando un incontro (al quale prese parte anche lo stesso Incarnato) per la illustrazione a Perrotta dell’iniziativa imprenditoriale di Cuomo. Questo l’episodio che è costato ad Incarnato l’arresto in regime di detenzione domiciliare.
I PM contestano a Giamborino l’aggravante mafiosa, per aver agevolato e rafforzato il sodalizio ‘ndranghetistico da riconoscere nella locale di Piscopio. Prima della Procura della Repubblica di Catanzaro a tentare l’arresto di Luigi Incarnato era stata quella di Reggio Calabria poi respinta dal GIP.